Tavola rotonda- disponibile in streaming
L’epidemia di COVID-19 ha reso evidente la mancanza di una cultura del dato in Italia, con molte delle informazioni più importanti mai rese pubbliche in formati aperti dalle istituzioni che le controllano. L’esperienza dei due progetti di data journalism della SISSA è un caso studio di cosa si può fare oggi in Italia con i dati, e del tanto che invece resta ancora da costruire.
Paolo Giordano, fisico e scrittore, nel 2008 ha vinto il premio Strega e il premio Campiello opera prima con il suo primo romanzo “La solitudine dei numeri primi” (Mondadori 2008). Nel 2020 pubblica per Einaudi “Nel contagio”, un saggio di riflessioni sul nostro tempo e sul Covid-19.
Davide Mancino vive a Torino, è data/visual journalist, information designer e formatore. Ha collaborato con testate come Fivethirtyeight e Quartz negli Stati Uniti, altre in Spagna e Germania. In Italia scrive su Il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore.
Riccardo Saporiti è un datajournalist freelance e collabora con Infodata-Il Sole24Ore, Wired e VareseNews. Ha curato le inchieste datadriven “Vaccini d’Italia” e “Pazienti dimenticati”. Come event producer ha collaborato all’organizzazione di diverse edizioni del Wired Next Fest e di Glocal, il festival del giornalismo di Varese.
Modera:
Fabiana Zollo è ricercatrice in Informatica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove coordina il laboratorio di Data Science for Society. Collabora in qualità di esperta esterna con l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ed è membro della task force Data Science di AGCOM.
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Il design come strumento di comunicazione – e, in ultima analisi, di indagine e crescita – viene presentato attraverso tre casi-studio che affrontano il tema del rapporto tra design e ricerca: i Research Days organizzati da Ecole cantonale d’art de Lausanne e documentati attraverso una pubblicazione e un sito web; Shared Campus, progetto mirato allo sviluppo di un linguaggio visuale basato sul concetto di collaborazione; le campagne di comunicazione della SISSA, articolate attraverso la ricerca su scrittura, tipi, geometria.
Giulia De Benedetto, laureata allo IUAV di Venezia, dal 2017 è graphic designer nello studio Tassinari/Vetta. Affianca alla progettazione l’attività didattica.
Piero Di Biase è graphic e type designer. Si è formato nel settore delle arti grafiche per poi diventare progettista grafico, e dopo aver collaborato con diverse realtà nel 2011 fonda a Udine lo studio Think Work Observe insieme ad Alberto Moreu. Lo studio lavora su progetti commissionati nel settore commerciale, culturale ed editoriale, con una forte attenzione al trattamento tipografico, oltre a progettare e distribuire caratteri tipografici originali. Dal 2017 è membro dell’Alliance Graphique Internationale (AGI), associazione internazionale che riunisce i migliori designer grafici.
Davide Fornari, laureato in architettura e dottore di ricerca in scienze del design, è professore associato presso ECAL/Ecole cantonale d’art de Lausanne (HES-SO), dove dirige il settore ricerca e sviluppo dal 2016.
Paolo Tassinari è cofondatore dello studio Tassinari/Vetta, attivo dal 1981 nel campo della comunicazione visuale. Membro dell’Alliance Graphique Internationale (AGI), premiato con un Compasso d’Oro, ha ricoperto ruoli pubblici nel settore della cultura.
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Tre istituzioni della comunicazione scientifica e le trasformazioni indotte dalla pandemia nelle loro attività: il racconto dell’impatto della pandemia spunto di riflessione su cosa è cambiato e cosa resterà di un’esperienza epocale, che è stata anche un laboratorio di comunicazione. Saranno discussi e presentati progetti avviati durante la pandemia; nuove modalità della visita; novità nei festival ed eventi. Il pubblico sarà invitato a contribuire con testimonianze delle proprie esperienze.
Leonardo Alfonsi, comunicatore e fisico di formazione, progetta e sviluppa contenuti, formati e iniziative di comunicazione della ricerca nel contesto nazionale e internazionale. Tra i più recenti Sharper – Notte europea dei ricercatori. Dal 2019 è membro del board di Ecsite ed è stato presidente della rete Eusea.
Luigi Amodio è il direttore del Science Centre di Città della Scienza. È membro del Kuratorium del Deutsches Museum di Monaco, insegna Museologia scientifica in corsi Master a Milano-Bicocca e Roma Tre. Fa parte del comitato scientifico del Festival della Scienza di Fermo.
Francesca Scianitti dopo la laurea in fisica e un periodo di ricerca all’Ecole Polytechnique, consegue il master in comunicazione scientifica a Milano. Si occupa per l’INFN di sperimentazione di linguaggi per la comunicazione della scienza e del coordinamento delle attività Terza missione dell’ente.
Modera:
Pierluigi Paolucci è primo ricercatore INFN, rappresentante Italiano del comitato Teacher/Student Forum del CERN, Principal Investigator del Progetto Erasmus+ “Playing with Protons” e responsabile del progetto “Art & Science across Italy; divulgare la scienza usando il linguaggio dell’arte” del MIUR.
Introduce:
Sveva Avveduto è dirigente di ricerca emerita del CNR, presidente dell’Associazione Donne e Scienza e di GETA (Osservatorio GEnere e TAlenti), delegata italiana G20-W20, responsabile di progetti H2020. La sua attività di ricerca si concentra su politica della scienza ed educazione, risorse umane per R&S, questioni di genere e mobilità internazionale. È stata membro dell’OCSE CSTP.
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#menoviruspiùconoscenza è un progetto di divulgazione lanciato da Fondazione Bruno Kessler (FBK) il 16 marzo 2020, con ottimi riscontri di audience. Composto da “tasselli”, pensati per il pubblico interno ed esterno, si è basato su una progettazione compartecipata tra comunicazione, ricerca, innovatori e stakeholders. Il progetto ha avuto un importante spin off per le scuole, costituito da un portfolio di contenuti a disposizione delle stesse, nell’ottica di una comunità educante allargata. Al’Istituto Storico Italo-Germanico di FBK si sono pensate nuove modalità per comunicare la comprensione del passato, ivi compresa una serie di podcast, rivelatasi un buon modello di lavoro anche dopo il lockdown.
Claudia Dolci è dal 2017 la figura di raccordo tra Fondazione Bruno Kessler e gli stakeholder esterni del mondo della scuola. Promuove attività di sviluppo con enti di ricerca, aziende del territorio e mondo delle istituzioni per favorire e sperimentare nuovi approcci didattici.
Claudio Ferlan è storico del cristianesimo all’Istituto Storico Italo-Germanico di FBK. Crede nelle ricerche interdisciplinari e nell’importanza di fare storia con e per il pubblico. Autore di alcuni libri (l’ultimo è “Venerdì pesce”), ha un blog e un podcast, collabora con Domani e Avvenire.
Silvia Malesardi coordina la comunicazione online e offline, inclusi i grandi eventi, di FBK e partecipa al tavolo di regia delle iniziative di divulgazione del Sistema Trentino della ricerca. Project manager della Notte europea dei ricercatori a Trento nel 2009 e 2013. È stata membro del program committee della conferenza internazionale “Museum and the Web” ed esperta valutatrice per la Commissione Europea.
Tavola rotonda – disponibile in streaming
Il racconto della natura sui media è mutato negli ultimi decenni, favorendo spesso corto circuiti comunicativi. Un positivo approccio al comunicare la natura è il passaggio tra l’approccio estetico all’approccio funzionale, come interpretabile dalla revisione costituzionale in corso. Tessere di un mosaico utili a porre al centro della discussione forme di comunicazione più adeguate ad affrontare la crisi ambientale, sensibilizzando la classe politica e chiamando l’opinione pubblica all’azione.
Marco Ferrari: biologo, dopo 4 anni di ricerca inizia la carriera di comunicatore scientifico. Ha collaborato con riviste, enciclopedie, quotidiani e mezzi audiovisivi. Ha scritto e tradotto libri su temi di scienze della vita, evoluzione e conservazione. Ha collaborato per 20 anni con la rivista Focus.
Giorgio Grasso, professore ordinario di Diritto costituzionale, dirige il Centro di Ricerca “Federalismo e Autonomie locali” e la Collana di studi “Sovranità, Federalismo, Diritti”. Studioso di diritto pubblico dell’ambiente, insegna Diritto dell’ambiente e paesaggio nel corso di laurea magistrale di giurisprudenza
Adriano Martinoli, zoologo, si occupa di specie di peculiare interesse ecologico e conservazionistico, con ricerche focalizzate anche sulle interazioni uomo-fauna. Impegnato anche nell’ambito della divulgazione e della didattica scientifica. È docente di zoologia e conservazione della fauna.
Filippo Zibordi, laureato in scienze naturali, svolge attività di conservazione e comunicazione della fauna alpina, con particolare riferimento ai grandi carnivori. Giornalista pubblicista, è autore di libri e articoli sulle problematiche dell’ecosistema alpino, nonché docente e manager didattico del Master Fauna HD.
This panel features a discussion among the authors of three recent international publications focused on science communication research: Massimiano Bucchi, Sarah Davies and Annette Leßmöllmann. They will provide an overview of the dominant ideas, current issues and future perspectives for the field. Their books, written with the contribution of dozen of colleagues from all over the world, not only show that science communication remain inter- and multi-disciplinary, but also cover types of topics not frequently found in other similar science communication studies.
Massimiano Bucchi, professor of Science and Technology in Society and director of Master SCICOMM, University of Trento, has been visiting professor in Asia, Europe, North America and Oceania. He is the author of several books, published in more than 20 countries,and papers in journals such as Nature, Science and PLOS. Among his books in English: “Science and the Media” (Routledge, 1998); “Science in Society” (Routledge, 2004); “Beyond Technocracy” (Springer, 2009; published also in Chinese, 2016); “Newton’s Chicken. Science in the Kitchen” (World Science, 2020); “Handbook of Public Communication of Science and Technology” (3rd ed. 2021, ed. with B. Trench, Routledge). From 2016 to 2019 he was editor-in-chief of the international journal Public Understanding of Science. He regularly contributes to newspapers and TV programmes.
Sarah R Davies is based at the Department of Science and Technology Studies, University of Vienna. Her work includes the books “Hackerspaces” (Polity, 2017), “Science Communication” (2016, Palgrave, with Maja Horst), and “Exploring Science Communication” (AGE, with Ulrike Felt, 2020).
Annette Leßmöllmann holds a chair of science communication and linguistics at Karlsruhe Institute of Technology (KIT). Being a linguist by training, her current research focuses on analyzing public actors and debates on, i.e., AI and public health. Together with Marcelo Dascal and Thomas Gloning she published the “Handbook Science Communication” (de Gruyter, 2020). She is Dean of Studies for the BA and MA programmes Science – Media – Communication at KIT, co-editor of wissenschaftskommunikation.de, a jury member for the German Communicator Prize and member of the broadcasting council of German national public radio Deutschlandradio.
Modera:
Nico Pitrelli is the director of the Master’s Course in Science Communication “Franco Prattico” at SISSA and Head of the Communications Office in the same institution. He is the author of several books on science communication. Among his latest publication Il giornalismo scientifico (Carocci, 2021).
Per rispettare le limitazioni dovute al Covid-19 il pranzo sarà al sacco e verrà consumato in diverse sale. Ecco una buona occasione per chiacchierare e conoscersi meglio: due hub accoglieranno un numero ristretto di persone per condividere, oltre al pasto, informazioni, idee e proposte su temi specifici (scottanti, controversi o anche solo d’attualità) in modo leggero e divertente, e grazie a una facilitatrice. Per chi preferisce farsi sorprendere dal caso o ha lavoro arretrato, ci saranno altri due hub dedicati.
Spazio gestito da Sissa Medialab, società della SISSA che fa comunicazione della scienza.
Tavola rotonda – disponibile in streaming
La tavola rotonda presenta un format digitale di comunicazione scientifica, ideato per intercettare le cosiddette generazioni Y e Z (pubblico giovane e iperconnesso, che riconosce l’inclusione, l’apprezzamento delle diversità, la salvaguardia ambientale come valori fondamentali): in esso un tema scientifico – l’esplorazione spaziale – è stato trattato non solo in maniera multidisciplinare, ma anche in un’ottica improntata all’inclusione, alla sostenibilità, alla cooperazione internazionale.
Sabina Barcucci, architetto, dopo aver lavorato a Berlino e Milano, è stata mediatrice culturale e project manager al MUSE (Trento) nell’area nuove tecnologie e fabbricazione digitale. Dal 2018 lavora nell’ambito della progettazione culturale come consulente sulle comunità creative digitali e innovazione dal basso.
Alessandro Gandini è coordinatore scientifico del progetto “ALGOCOUNT” (Fondazione Cariplo), che studia il ruolo degli algoritmi nei processi di costruzione dell’opinione pubblica, e Principal Investigator del progetto ERC “CRAFTWORK”, che studia le forme di lavoro neo-artigianale nell’economia digitale.
Marcello Turconi, dopo laurea e PhD in neuroscienze, si specializza alla SISSA nella comunicazione scientifica. È assegnista presso l’Università degli Studi di Milano e lavora come freelance, soprattutto nell’editoria e nell’organizzazione e comunicazione di eventi.
Modera:
Chiara Quartero, cultural project manager, ha una lunga esperienza nell’organizzazione del Festival della Scienza di Genova e lavora come consulente nell’ambito della progettazione e produzione culturale.
Introduce:
Andrea Aimar è project manager per Feltrinelli Education, si occupa dello sviluppo dell’offerta formativa. Ha svolto attività di ricerca e formatore, ha collaborato con Intesa Sanpaolo Formazione. Scrive come freelance. È componente del comitato scientifico della Fondazione piemontese Antonio Gramsci.
3DMAP VR: un universo di dati in realtà virtuale e aumentata – di Laura Leonardi, Laura Daricello, Salvatore Orlando, Fabrizio Bocchino, Ignazio Pillitteri, Marco Miceli
3DMAP-VR (3-Dimensional Modeling of Astrophysical Phenomena in Virtual Reality) è un progetto per visualizzare modelli 3D frutto di simulazioni numeriche magneto-idrodinamiche di fenomeni astrofisici, pubblicati su Sketchfab, rivolto ai ricercatori e al pubblico generico. Mostriamo il prototipo di un programma sperimentale per le scuole dove i ricercatori possono incontrare gli studenti e guidarli alla scoperta delle meraviglie del cosmo, integrati in un ambiente di realtà virtuale.
Laura Leonardi dal 2016 collabora attivamente con l’ufficio comunicazione, didattica e divulgazione dell’INAF OAPa realizzando laboratori per le scuole, curando i rapporti con i media e la stampa e organizzando eventi, mostre e congressi scientifici. In particolare, si occupa di sviluppare prodotti attraverso l’uso delle nuove tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale, producendo anche grafiche e video, per la comunicazione della ricerca astronomica.
Ricercamondo Henkel: attività laboratoriali a distanza tra sfide e nuove opportunità – di Giulia Maffei e Silvia Mattaveli
Da 6 anni il progetto Ricercamondo Henkel offre allə alunnə della scuola primaria e allə insegnantə un’esperienza incentrata sul metodo della scienza attraverso un approccio pratico, con attenzione al confronto e al lavoro in gruppo. Raccontiamo qui il percorso di trasformazione dell’attività, imposto dall’emergenza sanitaria, dalla versione in presenza alla modalità da remoto: una sfida, quella per non rinunciare all’interattività, che ha imposto grandi limiti, ma anche offerto occasioni.
Silvia Mattavelli, biotecnologa, ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza e si occupa da anni di comunicazione scientifica e di progettazione e conduzione di attività didattiche collaborando con diverse strutture pubbliche e private.
Il progetto “Cittadini per la scienza”: un ponte tra ricerca, scuola e cittadinanza
“Cittadini per la scienza”, progetto realizzato tra il 2017 e il 2021 alla Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha proposto numerose iniziative di divulgazione scientifica verso il pubblico (tra cui podcast radiofonici, conferenze e aperitivi scientifici, una mostra fotografica e iniziative editoriali) e un innovativo progetto di ricerca partecipata, ispirato alle iniziative note come Science Shop, che ha coinvolto la cittadinanza, il mondo della ricerca e alcune scuole superiori del territorio.
Matteo Serra è fisico, giornalista scientifico e comunicatore della scienza. Dal 2017 al 2021 ha coordinato il progetto di comunicazione “Cittadini per la scienza” presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento. Scrive per Le Scienze e altre testate nazionali.
RM@Schools: azione europea per trasformare i giovani in ambasciatori della sostenibilità
L’Europa sta affrontando un cambiamento verso una nuova politica industriale incentrata sulla sostenibilità e l’innovazione. In questo scenario è nato il progetto europeo “Raw Matters Ambassadors at Schools” (RM@Schools), progetto bandiera dell’ EIT RawMaterials, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Coinvolge 18 nazioni e mira ad aumentare tra i giovani la comprensione dell’importanza delle materie prime per la società e la necessità di uno sviluppo sostenibile.
Alberto Zanelli, laureato in chimica, è ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ambito di materiali organici per l’elettronica. È parte attiva in molti progetti europei di divulgazione scientifica indirizzati alle scuole secondarie di I e II grado.
Se da un lato la comunicazione della scienza svolge un ruolo chiave nel supportare le decisioni politiche, dall’altro le scelte dei decisori politici possono creare il contesto per promuovere una comunicazione scientifica di qualità. Questo workshop mira a coinvolgere attivamente il pubblico in una discussione su possibili politiche e incentivi per promuovere una comunicazione scientifica di qualità, a partire da quelli individuati dal progetto QUEST e da buone pratiche esistenti.
Valeria delle Cave lavora all’IIT di Genova dal 2010 come esperta di comunicazione; laureata in fisica, con un dottorato in Scienza e Società, di recente ha conseguito il Diploma in Affari Europei all’ISPI di Milano. Comunicatrice, scrittrice di scienza e giornalista pubblicista, è membro del Direttivo dell’Associazione SWIM.
Alessandra Fornetti è direttrice esecutiva del TEN Program on Sustainability della Venice International University e coordinatrice del progetto europeo QUEST su qualità ed efficacia nella comunicazione della scienza.
Ilda Mannino, dottoressa in scienze ambientali, è coordinatrice scientifica del TEN Program on Sustainability – VIU. Nel progetto QUEST, oltre al coordinamento scientifico ha contribuito alle raccomandazioni per i decisori politici e ai toolkit per scienziati per una comunicazione della scienza di qualità.
Lo EuroScience Open Forum è la più grande conferenza panscientifica europea che, pre-Covid, riuniva fino a 5.000 partecipanti in una diversa città, con un diverso team incaricato dell’organizzazione. L’evaluation study, svolto tra febbraio e aprile 2020, combina dati qualitativi e quantitativi per determinare, per la prima volta, come ESOF sia percepito dai suoi organizzatori, quanto le loro opinioni si avvicinino a quelle dei partecipanti e per fare un primo bilancio della manifestazione.
Laura Busato è dottoressa di ricerca in Scienze della Terra e ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” (SISSA). Dopo aver collaborato al Science in the City Festival di ESOF2020, è communication officer presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
MareDireFare: un nuovo festival diffuso per parlare di mare nel Decennio degli oceani
Nell’anno d’avvio del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile nasce “MareDireFare”, un nuovo Festival diffuso dedicato a mari e oceani. Il Festival, ideato da WWF Area Marina Protetta di Miramare e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, si è svolto a Trieste dal 5 al 20 giugno 2021 e ha dato il via a un programma pluriennale di divulgazione per il mare. Più di 50 diversi eventi, per adulti, famiglie, bambini, hanno animato la città creando un festival diffuso che, partendo dall’hub centrale della mostra Microceano, ha coinvolto più di 20 Enti e associazioni.
Francesca Petrera., biotecnologa di formazione, dopo un dottorato in Scienze Biomolecolari si è avvicinata al mondo della comunicazione scientifica grazie al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. Si occupa di comunicazione della scienza e dal 2014 lavora all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS.
La divulgazione scientifica oggi passa anche dai podcast, capaci di presentare argomenti molto complessi in chiave comprensibile, semplice e interessante per gli ascoltatori. Il GSSI ha voluto sperimentare questo format promuovendo su diverse piattaforme audio, dialoghi tra esperte ed esperti di discipline diverse, alla ricerca di una strada comune, di possibili deviazioni, di incroci e di risposte alle domande su temi di grande attualità. In 10 puntate, SIDECAR offre colloqui basati sulla curiosità e la voglia di approfondire, tipiche del fare ricerca, ma accessibili a tutti perché frutto del ‘dialogo’ tra tematiche molto diverse tra loro: questa l’originalità della proposta il cui risultato sono conversazioni originali e interessanti su ad esempio vaccini, evoluzione, editing genetico, neuroestetica, robotica.
Chiara Badia, tecnologo INAF, responsabile Ufficio Comunicazione e Outreach del GSSI Gran Sasso Science Institute. Precedentemente ricercatrice all’INGV, ha conseguito una Laurea in Scienze Naturali – Comunicazione Scientifica e Ambientale e una Laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente seguiti dal Master in Scienze Politiche – Tutela internazionale dei Diritti Umani presso La Sapienza di Roma. Curatrice e coordinatrice di numerosi progetti e attività di divulgazione scientifica e analisi del rapporto Scienza – Società, ha lavorato presso enti di ricerca pubblici e privati, associazioni culturali (es. Festival della Scienza di Genova). Ha pubblicato articoli di scienza su l’Unità, Il Messaggero, Il Mattino e sulla rivista scientifica Janus. Ha curato e seguito progetti editoriali, multimediali, siti web istituzionali.
Panisperna: il Museo Enrico Fermi tra ricerca e diffusione della cultura scientifica
Il Museo del Centro Ricerche Enrico Fermi (CREF) è il luogo della Memoria Storica delle fondamentali scoperte di Fermi e dei ragazzi di Via Panisperna. Mira a diventare, anche grazie al prestigio della sua storica Palazzina al centro di Roma, un riferimento per la diffusione della cultura scientifica nella Capitale e uno dei poli a livello nazionale. È prevista la realizzazione di una sala di realtà virtuale, e sono stati progettati interventi per dare vita a un programma continuativo di attività di alto impatto socioculturale.
Fabrizio Coccetti, fisico, ha svolto la carriera scientifica presso l’Università di Trieste, lo Stanford Linear Accelerator Center (SLAC), il CERN e il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi (CREF) di Via Panisperna a Roma, dove è strutturato come dirigente di ricerca tecnologica.
RADAR Magazine, un esperimento di slow journalism ambientale
Come si raccontano i cambiamenti ambientali e climatici andando oltre la notizia (o la tragedia) del giorno? RADAR è una rivista online nata a settembre 2020 per raccontare la complessità nei temi ambientali, con articoli che spiegano il contesto dietro le news e con servizi fotografici di qualità. E con storie di soluzioni, degli impatti locali che derivano dai problemi ambientali globali. RADAR è indipendente e senza pubblicità; si sostiene con contributi dei lettori, grant e collaborazioni.
Anna Violato è una comunicatrice della scienza. È tra i soci fondatori di RADAR Magazine e collabora con Zanichelli editore e lo studio di comunicazione formicablu.
“Pandemia”: un nuovo applied game per la didattica della salute pubblica e delle epidemie
Fondazione Umberto Veronesi ha sviluppato un nuovo gioco digitale, Pandemia, ideato per esplorare i temi della salute pubblica, della prevenzione, delle malattie infettive e dei vaccini – e dedicato agli studenti da 11 a 19 anni. Pandemia, e il laboratorio digitale Io Vivo Sano – Salute ed Epidemie, hanno coinvolto più di 3.000 studenti in tutta Italia. Al termine delle attività è stata effettuata un’analisi sui partecipanti per valutare fruibilità e qualità dei contenuti, insieme alla percezione e alla risposta emozionale degli studenti.
Alessandro Vitale è biologo e comunicatore della scienza. Collabora con Fondazione Umberto Veronesi e realizza laboratori didattici e mostre interattive su temi legati alla medicina, all’ambiente e alla citizen science.
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Coinvolgere pubblici nuovi, inventare nuove strategie, valutare l’efficacia di un progetto: le sfide della comunicazione della scienza sono tante e non sono poi così diverse da quelle affrontate in ambiti storicamente considerati distanti da quello scientifico, come l’arte, gli spettacoli e la cultura in genere. Come è andata? In che modo si è evoluta la progettazione culturale? Cercheremo di capirlo in un confronto interdisciplinare con alcuni rappresentanti di questi mondi con l’obiettivo (ambizioso) di imparare a gestire al meglio le nuove sfide.
Alessandra Gariboldi dal 2021 è Presidente della Fondazione Fitzcarraldo. È specializzata nel disegno e nella gestione di progetti di ricerca sulla produzione e la partecipazione culturale, e su processi di Audience Development, oltre che nella valutazione di progetti e di politiche e programmi a sostegno della cultura.
Paola Sabbione è Programme Manager della Fondazione Compagnia di San Paolo. In carica all’Obiettivo Cultura della Fondazione, si occupa di Comunicazione e divulgazione della scienza, Innovazione Civica e Partecipazione Democratica e Trasformazione Digitale negli enti culturali. Ha lavorato nelle aree Innovazione Culturale, Ricerca Scientifica, Giuridica ed Economica.
Antonio Valentino, diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Torino e in musica da camera al Conservatorio di Vienna, è fondatore nel 1989 del Trio Debussy. Da gennaio 2021 è il nuovo direttore artistico dell’Unione Musicale di Torino dove si occupa, tra le altre cose, di audience development.
Modera:
Vincenzo Guarnieri, chimico con un dottorato in biochimica e biotecnologia cellulare. È cofondatore di FRAME – Divagazioni scientifiche e si occupa di comunicazione, didattica della scienza e progettazione di mostre ed exhibit scientifici. Nel 2021 ha vinto il prestigioso S+T+Arts Prize for Social Good.
Introduce:
Gianluca Carta ha conseguito il Master in comunicazione della scienza della SISSA e da oltre dieci anni si occupa di apprendimento informale, inclusione sociale, museologia scientifica e project management. Coordina il 10LAB, science centre di Sardegna Ricerche, progettando attività rivolte a studenti, famiglie e adulti.
Comunicare la tua ricerca ti mette ansia? Vieni a conoscere FRidA UniTo, un portale web e un laboratorio dove si sperimentano format diversi per dare voce ai ricercatori. Al workshop i partecipanti divisi in gruppi lavoreranno come delle mini-redazioni. Dati un tema e un target, l’obiettivo è impostare un progetto di comunicazione individuando i canali e gli strumenti più adatti. Il workshop è rivolto a chi lavora nelle Università e nei Centri di ricerca. Servono un pc, carta, penna e fantasia!
Mariella Flores al momento pensa, scrive e progetta soprattutto per il web. Il suo motto è “Il fine giustifica i mezzi… di comunicazione. Anche quelli di massa”. Da quasi 10 anni si occupa di comunicazione della ricerca e public engagement all’Università di Torino.
Dunja Lavecchia, dopo una relazione complicata con le materie scientifiche, ha superato la crisi cambiando prospettiva: ha capito che la scienza può essere una bellissima storia da raccontare. A lei piace farlo per immagini (possibilmente in 16:9) o nello studio di registrazione radiofonica dell’Università di Torino!
Tavola rotonda (in inglese) – disponibile in streaming
Come moltissimi altri ambiti anche quello della ricerca fondamentale ha assistito a una vera e propria rivoluzione dei canali e delle modalità della comunicazione in seguito all’irruzione dei social media. Una (almeno apparente) dis-intermediazione definitiva della comunicazione di massa. Quanto i social media hanno realmente consentito di esplorare modalità e forme innovative per avvicinare il grande pubblico ai temi della ricerca fondamentale? Quanto è sostenibile riportare ‘in diretta’ e direttamente i processi della scienza?
Kate Kahle began as a physicist before receiving a distinction for a masters in science communication. She joined CERN, the European Organization for Nuclear Research, in 2006 to communicate CERN-led European projects after 5 years of editorial experience in the Pearson Publishing group in the UK. In 2012, she became CERN’s social media manager. In 2016, she received a best practice award for digital leadership and was promoted to head of editorial content development, leading the writing, web and social media teams. In 2021, she became CERN’s digital editor.
Francesca Mazzotta lavora presso l’Ufficio comunicazione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dal 2016, dove coordina le attività di comunicazione sui social media. Ha una laurea in chimica, conseguita presso the University of York nel Regno Unito, e ha frequentato il master La scienza nella pratica giornalistica della Sapienza Università di Roma.
Vincenzo Napolano è responsabile della comunicazione dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) di Pisa ed è stato curatore di numerosi eventi e mostre scientifiche rivolte al grande pubblico. Ha un dottorato di ricerca in Fisica e un Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA. È autore di articoli per riviste di divulgazione, siti web, quotidiani e pubblicazioni di comunicazione scientifica.
Andrea Rubin, dottore di ricerca in sociologia, si è specializzato in comunicazione della scienza alla SISSA. Ricercatore di Observa Science in Society, sta seguendo vari progetti internazionali e il progetto SHARPER – Notte europea dei ricercatori. Ha curato (insieme a Giuseppe Pellegrini) l’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2020 edito da Il Mulino.
Siamo in un’emergenza climatica; è importante che i cittadini si mobilitino per richiedere ai propri governi provvedimenti adeguati. In uno studio longitudinale testiamo l’efficacia di una video-formazione sulla crisi climatica, progettata per innalzare undici fattori psicologici alla base dell’attivismo, e quindi stimolare la mobilitazione nei partecipanti. L’obiettivo è quello di chiarire su quali fattori psicologici la comunicazione climatica debba focalizzarsi per attivare il pubblico.
Anna Castiglione è laureata in neuroscienze cognitive e in psicologia sperimentale. Studia la risposta cognitivo-comportamentale alla crisi climatica. È co-coordinatrice del Climate Psychology and Action Lab, alla University of California, San Diego. È attivista climatica e divulgatrice
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Discuteremo collaborazioni, attriti e pratiche nelle attività face to face con i diversi pubblici, dal punto di vista della professione e della ricerca. Tratteremo quei contesti in cui i ricercatori/comunicatori ingaggiano un dialogo reale e diretto con il pubblico: musei, festival, open day, eventi di outreach. Quali sono i linguaggi, i format, le caratteristiche che favoriscono un’interazione efficace? Ragioneremo sull’identikit del comunicatore e dello scienziato in queste pratiche di comunicazione.
Leonardo Alfonsi. Comunicatore e fisico di formazione; progetta e sviluppa contenuti, formati e iniziative di comunicazione della ricerca nel contesto nazionale e internazionale. Tra i più recenti il progetto Sharper-Notte europea dei ricercatori. Dal 2019 è membro del board di Ecsite ed è stato presidente della rete Eusea.
Sara Calcagnini si occupa di creare contesti di dialogo tra il mondo della ricerca, la società civile e i diversi attori. Sviluppa progetti e attività nel contesto nazionale e internazionale. I più recenti: YOU&AI sull’intelligenza artificiale, MEKE sullo studio delle attività di Public engagement, FETA sul coinvolgimento di cittadini svantaggiati nella transizione energetica.
Francesca Rizzato ha ottenuto il PhD in biofisica computazionale alla SISSA. Durante il dottorato si è avvicinata al mondo della comunicazione scientifica anche grazie al programma di outreach SISSA FOR SCHOOLS. Ora lavora a SISSA Medialab e, assieme ad altri progetti, contribuisce all’organizzazione di SISSA FOR SCHOOLS.
Modera:
Paola Rodari da più di trenta anni si occupa di comunicazione della scienza, e in particolare di museologia scientifica e di metodi innovativi nel public engagement. E’ stata fondatrice e prima spokewomen del THE group, il gruppo di interesse sulla professionalizzazione degli animatori della scienza di Ecsite.
Introduce:
Alessandro Vitale è biologo e comunicatore della scienza. Collabora con Fondazione Umberto Veronesi e realizza laboratori didattici e mostre interattive su temi legati alla medicina, all’ambiente e alla citizen science.
La citizen science, o scienza partecipata, è il coinvolgimento dei cittadini dilettanti nella ricerca. Il workshop sarà dedicato al design dei progetti di citizen science e si svolgerà nella modalità hands on. Assieme con i partecipanti definiamo il ruolo del cittadino, costruiamo il suo percorso nel progetto e sviluppiamo il piano della comunicazione per coinvolgere il pubblico rilevante. Sarà interessante sia per i ricercatori sia per i divulgatori che vogliono conoscere questo approccio.
Alexandra Borissova Saleh Già presidentessa dell’Associazione russa dei comunicatori scientifici (AKSON), sono uno degli ideatori della piattaforma nazionale russa della citizen science (“Gente di scienza”), dove aiutiamo i ricercatori a costruire i loro progetti e li uniamo con i cittadini interessati ad aiutare la ricerca.
Migliaia di satelliti per l’internet globale stanno riempiendo il cielo, e potrebbero arrivare fino a 100,000 nel 2030. Il cielo notturno cambierà per sempre, e la comunità di astronomi e astrofili assiste con preoccupazione a questo inquinamento che porterà a enormi difficoltà per l’osservazione del cosmo nonché a un forte rischio di collisioni in orbita. Questo tema di grande attualità verrà affrontato con un workshop incentrato su un discussion game presentato per la prima volta al pubblico.
Simona Cerrato, laureata in fisica, dal 1989 si occupa di editoria e comunicazione della scienza, con progetti che coinvolgono bambinə e ragazzə, training di scienziatə e insegnanti, educazione informale, realizzazione di mostre e spedizioni scientifiche. I suoi articoli e libri hanno vinto premi internazionali.
Gigi Funcis ha lavorato per Discovery Channel, Eastpak, RSI e presentato un concept album su Fibonacci a un convegno internazionale di matematica. Con esperienza in oltre quattrocento performance dal vivo, ha scritto e diretto “Spiral” e “YISHI”, spettacoli multimediali sull’intelligenza artificiale.
Roberto Trotta è un astrofisico, autore e comunicatore della scienza alla SISSA di Trieste. La sua ricerca verte sull’applicazione dell’intelligenza artificiale in cosmologia. Fra i molteplici riconoscimenti, spicca la medaglia Annie Maunder 2020 della Società Astronomica Reale inglese.
La ricerca di forme di comunicazione utili a trasmettere contenuti scientifici a chiunque è lo sforzo principale dei divulgatori: cercare di superare qualunque barriera si opponga alla comunicazione, anche quando queste sembrano davvero insormontabili. Come spiegare astronomia a ciechi, sordi, o far osservare ai telescopi persone in sedia a rotelle? Dal 2016 l’Unione Astrofili Italiani sperimenta con successo soluzioni utili a portare davvero a chiunque l’emozione della scoperta dell’astronomia.
Andrea Alimenti è ricercatore post-doc presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre. È dal 2018 presidente di una delegazione territoriale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) e dal 2016 fondatore/coordinatore del gruppo UAI sulla divulgazione accessibile e inclusiva.
Seconda stella a destra – un progetto culturale innovativo
L’INAF e l’agenzia creativa Bas Bleu hanno sviluppato il progetto culturale di astro-turismo “Seconda stella a destra”, per scoprire l’astronomia in città e nelle sue rappresentazioni artistiche. Il progetto include una collana di guide astroturistiche per tutti; mappe con itinerari e luoghi astronomici; eventi come le “passeggiate con l’astronomo”, attività per famiglie, visite per studenti, laboratori, ecc. una versione “kids” della guida. Verranno presentati anche possibili sviluppi futuri.
Alessandra Zanazzi, laureata in astrofisica, dal ‘96 lavora nel campo della didattica e divulgazione dell’astronomia e della scienza. Attualmente è ricercatore all’INAF in Didattica e Divulgazione e per molti anni ha lavorato alla Città della Scienza di Napoli come responsabile del Planetario e delle attività di Astronomia. Ha collaborato alla realizzazione di mostre, cicli di conferenze ed attività didattiche e formative partecipando, anche come responsabile, a diversi progetti, nazionali e europei.
Nell’ambito del progetto “Pandemie & Infodemie: una manuale per il futuro”, Between Science&Society Hub (BSS-Hub) dell’Italian Institute for the Future, in collaborazione con Millennium Project Italia, propone un workshop partecipativo che, grazie al metodo Futures Wheel, mira a immaginare nuove modalità comunicative e prevenire l’infodemia legata a future wild card al 2030 in 4 ambiti: cambiamenti climatici, biodiversità, emergenze sanitarie, sicurezza alimentare.
Mirella Orsi, chimica, science writer e divulgatrice scientifica, si occupa di giornalismo e comunicazione nel Regno Unito e in Italia. Membro dell’Association of British Science Writers, ha pubblicato per Repubblica, Science Nutshell e Il Bo Live. Dal 2020, coordina il Between Science & Society Hub.
Roberto Paura, giornalista scientifico e culturale, è presidente dell’Italian Institute for the Future e membro istituzionale della World Futures Studies Federation. Dottorato in comunicazione della scienza all’Università di Perugia, ha lavorato per Fondazione IDIS-Città della Scienza e INFN.
Antonio Scala, esperto di meccanica statistica e fisica computazionale, è primo ricercatore all’Istituto Sistemi Complessi del CNR dove dirige APPLICO, il laboratorio per le APPLIcazioni della Scienza della Complessità. È presidente e fondatore della società scientifica Big Data in Health.
Tavola rotonda
L’inclusione sociale è un obiettivo strategico comune a diversi science centre, peraltro condiviso con governi nazionali e la Commissione Europea. Se le visite in presenza continuano a rappresentare la forma di interazione con il pubblico più frequente e auspicabile, dall’altro si moltiplicano progetti volti a raggiungere pubblici diversi, che per varie ragioni non frequentano i musei. La tavola rotonda discuterà dei pro e contro queste iniziative, delle difficoltà che incontrano ma anche dei successi.
Lisa Guzzi ha più di quindici anni di esperienza nella formazione continua. È stata responsabile della Ricerca, Progettazione, Analisi e Gestione dei Fabbisogni Formativi e di Sviluppo Aziendali di una Corporate School. Dal 2019 collabora come progettista con enti di formazione e per la Fondazione Pietro Pittini si occupa di progetti educativi rivolti ai bambini e ai giovani.
Raffaella Orzan si è laureata in fisica generale a indirizzo didattico e si occupa da quasi vent’anni di progettare e realizzare interventi didattici per studenti di ogni età e persone adulte all’interno del Science Centre Immaginario Scientifico e per numerosi percorsi proposti all’esterno del museo.
Giacomo Sanna è Amministratore Delegato di Dotik e Responsabile Comunicazione del 10LAB, e da più di dieci anni si occupa di comunicazione visiva, allestimenti museali e organizzazione di eventi culturali. Nel campo della comunicazione della scienza progetta attività e facilita percorsi di apprendimento informale.
Modera:
Paola Rodari da più di trenta anni si occupa di comunicazione della scienza e in particolare di museologia scientifica e di metodi innovativi nel public engagement. È stata fondatrice e prima spokewomen del THE group, il gruppo di interesse sulla professionalizzazione degli animatori della scienza di Ecsite.
Particolarità di questo fumetto è il punto di vista: via di mezzo tra un silent book e un’intima confessione, a parlare sono raggi cosmici. Essi descrivono ciò che gli accade senza ovviamente averne alcuna consapevolezza teorica: scelta che ribalta il problema di spiegare la fisica sottostante sottraendolo alla nostra indagine per lasciarlo a “chi” (“a cosa”?) vive la vicenda “in prima persona” (“in primo oggetto”?). Dal piano della ricerca si va così a quello dell’esperienza soggettiva di fotoni gamma e protoni: due narrazioni parallele, sciame nello sciame, che si discostano per ritrovarsi nel finale. Dalle differenze evidenziate nel mezzo dei due rami narrativi – e da quanto descritto prima e dopo – emerge cosa studiamo mediante telescopi Cherenkov.
Angelo Adamo – Tecnologo, INAF-IASF di Palermo. Astronomo, musicista, fumettista-illustratore, performer, pubblica articoli, fumetti, saggi illustrati, racconti a sfondo scientifico e cd di musica classica, jazz, brani originali. Si interessa di: teatro scientifico (ha scritto due spettacoli su temi astronomici), divulgazione, sociologia/filosofia/storia della scienza, rapporto scienza-arte.
Cosmo Explorers, un videogioco per le STEM
Durante l’incontro verrà presentato il progetto “Cosmo Explorers”, creato per sviluppare nuove strategie per la didattica formale, utilizzando il simulatore di volo spaziale Kerbal Space Program come strumento didattico per apprendere le STEM in un contesto divertente e stimolante. Il progetto, finanziato dal MIUR, è stato diretto da Infini.to con la partecipazione di INAF e ALTEC. Durato 24 mesi, ha visto la partecipazione di circa 100 insegnanti e più di 1000 studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Marco Brusa è fisico delle tecnologie avanzate. Comunicatore scientifico presso Infini.to, è appassionato anche di grafica e stampa 3d, elettronica, robotica, informatica, astrofotografia e storia.
I viaggi di Sirio
Durante l’incontro verrà raccontato il progetto “I viaggi di Sirio”, la mini serie animata per bambini, prodotta in collaborazione con Acquario Libri. I personaggi, dei pupazzi di stoffa, si muovono in una realtà immaginata dagli autori S. Romaniello e S. Grillo, su uno sfondo illustrato con video e animazioni del Planetario Infini.to e di Acquario libri.
La scienza, in particolare l’astronomia, e la tecnologia fanno da sfondo alle avventure. La storia scaturisce a volte dall’incontro tra due parole molto lontani e i pianeti sono una metafora della vita interiore dei personaggi.
Simona Romaniello è astrofisica e coordinatrice dell’Ufficio di Didattica e Divulgazione di Infini.to. Al lavoro di comunicatrice scientifica, unisce la passione per il teatro e lo storytelling in un dialogo tra arte e scienza.
La sfida di raccontare la complessità di un tema spesso astratto per il pubblico quale la salute globale e farlo a un’audience under 30: questo il quadro in cui nasce il progetto di public engagement “Prossima Fermata”. Una masterclass di formazione e auto-formazione interdisciplinare che ha portato studenti, medici e attori professionisti su uno stesso palco con una performance dedicata a clima, ambiente e all’impatto che questi hanno sulla salute di ciascuno e sulla salute della società.
Chiara Di Benedetto si occupa di strategie di comunicazione nel campo della scienza e della ricerca, con particolare attenzione alle attività di public awareness e public engagement. Ha una vasta esperienza nelle azioni di comunicazione per progetti anche comunitari ed è docente a contratto all’Università di Padova.
Martina Tremenda nello spazio: scienza e teatro per bambini con attori professionisti
Si tratta di uno spettacolo per bambini 6-10 anni prodotto dall’INAF attraverso un processo condiviso da scienziati, attori e registi. La protagonista è una ragazzina di 12 anni, che in rottura con gli stereotipi di genere, costruisce un’astronave a pedali ed esplora l’universo. Nelle 21 repliche in 12 mesi, sono stati affrontati temi di frontiera in modo critico (pianeti extrasolari, alieni, buchi neri). Dal 2019, Martina firma una rubrica di news sul mensile Focus Junior.
Stefano Sandrelli, astrofisico di formazione, è primo tecnologo INAF e docente dell’Università di Milano – Bicocca. Autore per Feltrinelli, Einaudi e Zanichelli e autore di rubriche fisse su Focus Junior e Sapere. Ha vinto vari premi. Ama i cronopios, le persone che inciampano, tossiscono e perdono l’autobus.
Quando l’arte esprime la scienza: Figure di scienza, un progetto in pratica
Una scienza aperta a tutte e tutti che viene espressa attraverso diverse forme d’arte, dall’arte dello sketching alla danza: ecco “Figure di Scienza”, un progetto realizzato nel 2019 dall’associazione di divulgazione scientifica Accatagliato e che ha visto, tra i partecipanti, il centro di ricerche Observa – Science in society. Obiettivo del progetto è stato il racconto della scienza e della ricerca utilizzando diverse espressioni artistiche e tecniche inclusive come la Danceability.
Agnese Sonato è progettista editoriale; è autrice di contenuti e libri per l’infanzia, e di testi per radio, video e televisione. Si occupa di formazione ed è consulente nel campo della comunicazione della scienza. Tra le sue esperienze: Editoriale Scienza, Giunti Scuola, Radio24, Audible, Mondadori, RAI Ragazzi, Università di Padova, Provincia di Bolzano, Fondazione Bruno Kessler, Il BoLive.
Design per la Visualizzazione Scientifica
L’intervento illustra i risultati del lavoro integrato di ricerca e didattica sul tema della visualizzazione scientifica per comunicare i risultati della ricerca medica e biologica condotto nell’ambito del Laboratorio di design per la Visualizzazione Scientifica della Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. L’intervento del Design può essere utile a rendere consapevole la società dell’evoluzione del sapere scientifico, consentendo a ogni individuo di scegliere i comportamenti più idonei da adottare. La ricerca si arricchisce ogni giorno di nuovi dati, che aggiornano lo stato dell’arte, in continua evoluzione, e alimentano il dibattito scientifico internazionale, rispetto ai quali sarebbe utile che tutti avessero accesso a strumenti adeguati ad acquisire una corretta visione critica. La traduzione in forma visiva dei dati, grazie a differenti strategie rappresentative, facilita l’accesso alla conoscenza, rendendo le informazioni decodificabili e memorizzabili per un’audience allargata.
Carla Langella è Architetto, Dottore di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura e Professore Associato in Disegno Industriale, presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” dove insegna Bio-innovation Design, Design per la Visualizzazione Scientifica e Laboratorio di Industrial Design 3. Ha scritto numerose pubblicazioni sul rapporto tra design e scienze, sul design della materia e sulla biomimetica. Ha coordinato diversi progetti di ricerca nazionali finanziati con revisione tra pari. Dal 2006 dirige l’Hybrid Design Lab.
Se da un lato la comunicazione della scienza svolge un ruolo chiave nel supportare le decisioni politiche, dall’altro le scelte dei decisori politici possono creare il contesto per promuovere una comunicazione scientifica di qualità. Questo workshop mira a coinvolgere attivamente il pubblico in una discussione su possibili politiche e incentivi per promuovere una comunicazione scientifica di qualità, a partire da quelli individuati dal progetto QUEST e da buone pratiche esistenti.
Valeria delle Cave lavora all’IIT di Genova dal 2010 come esperta di comunicazione. Laureata in fisica, con un dottorato in Scienza e Società, di recente ha conseguito il Diploma in Affari Europei all’ISPI di Milano. Comunicatrice, scrittrice di scienza e giornalista pubblicista, è membro del Direttivo dell’Associazione SWIM.
Alessandra Fornetti è direttrice esecutiva del TEN Program on Sustainability della Venice International University e coordinatrice del progetto europeo QUEST su Qualità ed efficacia nella comunicazione della scienza.
Ilda Mannino, dottoressa in scienze ambientali, è coordinatrice scientifica del TEN Program on Sustainability – VIU. Nel progetto QUEST, oltre al coordinamento scientifico ha contribuito alle raccomandazioni per i decisori politici e ai toolkit per scienziati per una comunicazione della scienza di qualità.
La comunicazione della scienza è ingrediente fondamentale del progresso democratico, tuttavia non privo di difficoltà e rischi. A questo proposito, la pandemia di Covid-19 ha reso evidenti svariati tentativi di piegare la scienza al consenso politico di breve termine, mentre una parte dell’opinione pubblica, schiacciata da informazioni sovrabbondanti e contraddittorie, non cessa di subire il fascino di complotti, spiegazioni semplicistiche o trovate pseudoscientifiche. Come mai?
Sara Rocutto è laureata in comunicazione pubblica e politica all’Università di Torino, è borsista presso lo stesso ateneo sotto la guida del prof. Giuseppe Tipaldo. Insieme ai prof. Tipaldo e Magnea partecipa al progetto di divulgazione Sci4Dem-Science for Democracy.
Giuseppe Tipaldo è professore associato presso il dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, dove insegna “Sociologia della Pseudoscienza” e “Metodi digitali per la ricerca sociale”. Il suo principale ambito di ricerca sono i nuovi media e gli effetti dirompenti delle fake news (soprattutto in ambito tecnoscientifico) sulle democrazie liberali contemporanee.
Flavio Antonio Ceravolo insegna Metodologia della ricerca e Metodi di ricerca digitali all’Università di Pavia, dove dirige anche il Master di II livello in MUST e il corso di laurea magistrale in Comunicazione Digitale. Ha pubblicato numerosi lavori sul rapporto fra professione accademica e società.
Nei primi anni 2000 i blog hanno dato la possibilità di raccontare la scienza, senza barriere d’accesso, a chiunque volesse farlo. Molti comunicatori professionisti hanno iniziato la loro carriera scrivendo su un blog personale, facendosi conoscere da un pubblico che man mano diventava sempre più ampio. Da allora, l’ecosistema dell’informazione è cambiato molto e quel fermento si è spostato altrove, prima su Facebook e poi, negli ultimi anni, su Youtube e Instagram.
Queste piattaforme, nate per intrattenere, si sono presto trasformate grazie all’impegno di divulgatori, comunicatori e qualche giornalista che le hanno “hackerate” per utilizzarle come veri e propri mezzi di informazione. In questa trasformazione la facilità di accesso è rimasta:con un cellulare e una buona idea si può raggiungere un pubblico interessato e costruire una community molto più facilmente e velocemente di quanto sia mai stato possibile fare. Sono quindi un’ottima opportunità per i giovani comunicatori che vogliano farsi conoscere e costruirsi la propria reputazione, ma anche per chi ha già una carriera avviata e voglia consolidarla, promuovere i propri prodotti editoriali e individuare forme di sostegno alla propria attività di informazione.
Obiettivo del workshop, di carattere pratico, è mostrare quali siano le migliori strategie per sfruttare al meglio queste piattaforme, rispondendo a domande come: meglio un canale specialistico o generalizzato? Perché Instagram sì e (forse) TikTok no? Quali sono le differenze di pubblico fra le varie piattaforme e perché ci deve interessare? Come fidelizzarlo? È necessario metterci la faccia? In quali modi è possibile monetizzare? Il workshop si svolgerà in presenza e richiederà la partecipazione attiva dei partecipanti che sperimenteranno sui loro profili social quanto appreso.
Dario Bressanini firma la rubrica “Pentole e Provette” su Le Scienze, autore di numerosi libri, l’ultimo dei quali è “La Scienza delle Verdure” (Gribaudo 2019), e creatore di video per il suo canale YouTube con oltre 500.000 iscritti.
Beatrice Mautino firma la rubrica “La ceretta di Occam” su Le Scienze, è autrice di numerosi libri, l’ultimo dei quali è “Il trucco c’è e si vede” (Chiarelettere 2018), su Instagram è @divagatrice con quasi 200.000 follower.
I social offrono l’opportunità di comunicare la scienza. Con un limite: comunichiamo solo con chi lo richiede. Siamo letti/ascoltati da chi già segue la scienza. In definitiva, non raggiungiamo proprio coloro che più ne avrebbero bisogno. C’è un’alternativa: commentare i post. Commentare in modo mirato fa riflettere persone “ignare”. Anche in gruppi polarizzati (cacciatori, bikers…) che mai ascolterebbero un divulgatore o un “professore”. Ma, leggono ciò che scrive Pinco Pallino: uno di noi.
Nicola Bressi è naturalista di formazione, zoologo per passione; si occupa principalmente di biodiversità, con un interesse nel comprendere e indirizzare la convivenza umana con le cosiddette “specie problematiche”; la gestione delle quali, lo ha portato a esplorare giungle, praterie (e abissi) della comunicazione. È curatore del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste e docente al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA.
TikTok e Scienza – un caso di divulgazione e intrattenimento per i giovani durante la pandemia
TikTok è la piattaforma social che sta avendo sempre più importanza nel pubblico giovanile, ma allo stesso tempo è anche molto carente di canali scientifici attendibili. Marilù Casini ci presenterà come, durante questi mesi di pandemia, ha utilizzato con successo questo canale e raggiunto un milione di persone comunicando informazioni scientifiche in maniera divertente e di intrattenimento, pur mantenendo il necessario rigore scientifico.
Marilù Casini è vincitrice della borsa Marie Curie per lavorare come ESR nel progetto PersonalizeAF per lo studio della fibrillazione atriale. Fin dai tempi dell’Università si occupa di promuovere temi scientifici fra i giovani organizzando eventi pubblici e promuovendo la scienza sui social media.
ST[r]EAM – evento pilota di divulgazione scientifica online
ST[r]EAM è un evento tematico – costituito da un variegato palinsesto di incontri, performance, dibattiti, concerti, dirette e una masterclass per digital creator – pensato per essere fruito esclusivamente online, con l’obiettivo di testare nuovi format e linguaggi informali e adatti alla rete. Un unico luogo virtuale in cui riunire scienziati, comunicatori, artisti, filosofi e pubblico online per parlare di scienza in maniera trasversale e multidisciplinare.
Andrea Sessarego è educatore socio-pedagogico, dal 2006 è parte dello staff dell’Associazione Festival della Scienza occupandosi di progettazione e organizzazione di eventi in presenza e digitali, formazione, animazione scientifica e didattica delle discipline STEM.
Tavola rotonda – disponibile in streaming
Lo scopo della tavola rotonda è quella di illustrare sinteticamente alcune iniziative curate dall’Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in collaborazione con la rete scientifica dell’Ente nel corso dell’anno 2020, per far conoscere la scienza in modo semplice e attraente, nel periodo emergenziale che stiamo ancora vivendo. L’Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico ha sviluppato alcuni progetti, tra i quali Scienza&Friends, prefiggendosi, tra gli altri obiettivi, di ideare/proporre una serie di nuovi format divulgativi e di intrattenimento con approccio partecipativo, per portare la Ricerca scientifica e l’Innovazione tecnologica nelle scuole, nelle università e nelle case delle persone. A tal fine è stata, inoltre, pianificata una strategia di comunicazione integrata web e social (content strategy e posting strategy), per svolgere l’attività di comunicazione e divulgazione scientifica anche attraverso i canali web e social dell’Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico del CNR, considerato che la modalità di fruizione digitale degli eventi è stata l’unica possibile in tempi di pandemia da COVID 19. Nel corso della tavola rotonda, i relatori illustreranno alcune esperienze particolarmente innovative.
Fabio Chiarello, ricercatore nel campo della superconduttività e delle tecnologie quantistiche. Autore di giochi, progetti ed eventi di divulgazione scientifica; ideatore e responsabile del concorso per le scuole “Fotonica in Gioco”; co-ideatore e co-conduttore del programma #tuttiinmusica.
Silvia Mattoni è responsabile dell’Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico del CNR. Si occupa di comunicazione pubblica. Ha ideato e sviluppato diversi format divulgativi, collaborando con Roberto Natalini al progetto Comics&Science. Ha ideato, con Fabio Chiarello, #tuttiinmusica e, con Barbara Dragoni, Scienza&Friends.
Roberto Natalini è il direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del CNR, dove si occupa di equazioni alle derivate parziali. Coordina l’outreach della European Mathematical Society. Con Andrea Plazzi dirige il progetto di comunicazione scientifica Comics&Science, collana CNR Edizioni.
Modera:
Barbara Dragoni è esperta in attività di Project e knowledge management. Da anni collabora alla ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative di comunicazione, divulgazione scientifica e public outreach. Ha ideato, con Silvia Mattoni, il progetto Scienza&Friends.
Introduce:
Cristina D’Addato è direttrice della comunicazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dove collabora dal 2007. Tiene docenze e consulenze sui temi della comunicazione, dell’educazione ai media, della scrittura creativa in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
La narrazione della scienza e delle persone in essa coinvolte ha il potere di forgiare il nostro immaginario, con punti di riferimento, stereotipi e modelli di ispirazione. Dipende dalle domande che poniamo, a chi le poniamo e dagli aspetti che riteniamo importanti. She is a scientist affronta la percezione di chi si occupa di scienza e mira ad un approccio narrativo libero da stereotipi partendo proprio dalle domande, per una dimensione narrativa più equa e una visione poliedrica delle persone.
Nicole Ticchi, chimica farmaceutica, dedicata per anni alla ricerca industriale, oggi cura la comunicazione scientifica di enti di ricerca e associazioni e la progettazione di attività divulgative. Ha fondato She is a scientist per promuovere una maggiore equità e pari opportunità nel settore scientifico.
Tavola rotonda – disponibile in streaming
Con l’arrivo della pandemia da Covid-19, la comunicazione al grande pubblico è entrata ben presto in crisi, mentre la ricerca scientifica cominciava a gran velocità a fornire i primi elementi di certezza (relativa) su ciascuno degli aspetti rilevanti per la salute pubblica. Dal rischio di contagio, alla frequenza dei sintomi e dei ricoveri, dall’efficacia delle cure disponibili all’importanza del distanziamento sociale e della quarantena fino ai benefici e ai rischi associati alle vaccinazioni, si è assistito a un carosello inarrestabile di voci. Quattro giornalisti scientifici “di lungo corso” riflettono sulle differenze tra la comunicazione pubblica e mediatica che ha dominato in Italia e le esperienze di politici e amministratori, scienziati, cittadini e operatori dei media di Svezia, Spagna e Russia.
Alexandra Borissova Saleh – Giornalista e comunicatrice scientifica con oltre 10 anni di esperienza a livello internazionale, Alexandra Borissova si è laureata in chimica all’Università Statale di Mosca e ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Accademia Russa delle Scienze. Ha scritto per una serie di testate giornalistiche in Russia e ha servito come direttrice della sezione scientifica di TASS. Ha anche diretto l’ufficio di comunicazione dell’Università di fisica e tecnologia a Mosca. I suoi lavori le hanno procurato riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Ha vinto la borsa della Fondazione Humboldt per portare a termine uno studio sulla comunicazione scientifica in Russia. Negli ultimi due anni ha guidato l’associazione russa dei giornalisti e comunicatori scientifici (AKSON). Insegna comunicazione scientifica presso l’Università ITMO di San Pietroburgo. Nel 2020 è stata executive director della Conferenza europea dei giornalisti scientifici (Trieste, Italia).
Michele Catanzaro è un giornalista specializzato in scienza che lavora a Barcellona. Ha un dottorato in fisica. Collabora con media come Nature, El Periódico, Le Scienze ed altri. È coautore del libro “Reti. Una breve Introduzione” (Egea) e del documentario “Fast-track injustice. The Óscar Sánchez Case”. Ha ricevuto, fra gli altri premi, il European Science Writer of the Year 2016, il premio Rey de España e la Ninfa d’Oro del Festival di Montecarlo. Coordina il progetto PerCientEx sulle buone pratiche nel giornalismo scientifico iberoamericano.
Marta Paterlini è neurobiologa al Karolinska Institute, dove si occupa di neurogenesi umana, e freelance science writer. Ha scritto “Piccole Visioni” per Codice Edizioni (2006). Le sue collaborazioni giornalistiche includono Le Scienze, La Stampa, Il Sole 24 Ore e sul piano internazionale Science, Nature, the British Medical Journal, The Lancet, EMBO Reports, Research Europe, The Scientist. Ha alle spalle un Ph.D. in neuroscienze ed esperienze di ricerca al Medical Research Council a Cambridge, U.K., e alla Rockefeller University a New York. Ha un master in Comunicazione della scienza, conseguito alla SISSA di Trieste. Nel 2000 è stata Armenise-Harvard science-writer fellow presso la Harvard School of Medicine e nel 2006 Ocean Science Journalism Fellow, presso la Woods Hole Oceanographic Institution a Cape Cod. Fa parte della U.S. National Association of Science Writers, di SWIM e EFSJ.
Modera:
Fabio Turone dirige l’Agenzia Zoe e il Center for Ethics in Science and Journalism di Milano. Ha coordinato scuole per giornalisti scientifici per l’UNESCO e la Commissione Europea, e diretto per alcuni anni la scuola internazionale di giornalismo scientifico di Erice. Nel 2016-17 è stato research fellow al Knight Science Journalism Program del MIT di Boston, e come presidente dell’associazione Science Writers in Italy ha organizzato le conferenze mondiale (2019) ed europea (2020) dei giornalisti scientifici. È corrispondente di Research Professional News e collabora con diverse testate tra cui Nature e Nature Italy. Nel 2021 ha pubblicato, con Daniela Ovadia, il libro “Scienza senza maiuscola”.
Introduce:
Gianluca Dotti – Giornalista e divulgatore freelance classe 1988, dopo la laurea in fisica a Modena ottiene due master in comunicazione della scienza, alla SISSA di Trieste e a Ferrara. Ha tra le collaborazioni Wired, Il Sole 24 Ore, Mediaset, StartupItalia, OggiScienza, Festival della Comunicazione, Linc e Youris.
Il Premio nazionale GiovedìScienza è una competizione per ricercatori con meno di 35 anni attivi in Italia. Seleziona i vincitori con un doppio canale: il merito scientifico (valutato da cv) e l’abilità di comunicare le proprie ricerche in una finale in diretta. La giuria della gara è doppia: 5 esperti e 5 classi delle scuole superiori. Il monitoraggio dei candidati e dei finalisti suggerisce che il Premio sia un esempio di buona pratica, in grado di dare una spinta alle carriere e seminare nuove idee di comunicazione.
Luigi Civalleri, matematico, si dedica da anni alla comunicazione scientifica. È consulente editoriale, traduttore (ha tradotto Jared Diamond, Brian Greene e David Quammen) e organizzatore di eventi scientifici. Dal 2002 insegna al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA.
Ragazze e ragazzi protagonisti della comunicazione scientifica: ecco la rivista PLaNCK!
PLaNCK! è la rivista per ragazze e ragazzi dagli 8 ai 12 anni che dal 2014 racconta la scienza grazie al lavoro che proprio loro, i giovani lettori e lettrici, fanno. Un comitato formato da classi della scuola primaria, in ogni numero, partecipa attivamente alla sua realizzazione con la revisione dei contenuti. Una sorta di peer review dove i “peer” sono ragazze e ragazzi. In 8 anni di attività ne è risultato un progetto editoriale in continuo cambiamento, che cresce con il suo giovane pubblico.
Agnese Sonato è progettista editoriale; è autrice di contenuti e libri per l’infanzia, e di testi per radio, video e televisione. Si occupa di formazione ed è consulente nel campo della comunicazione della scienza. Tra le sue esperienze: Editoriale Scienza, Giunti Scuola, Radio24, Audible, Mondadori, RAI Ragazzi, Università di Padova, Provincia di Bolzano, Fondazione Bruno Kessler, Il BoLive.
Tavola rotonda – disponibile in streaming
Sempre più spesso l’umorismo entra a far parte di talk, conferenze, spettacoli matematici o scientifici per abbattere qualche barriera tra il pubblico e il palco. Ricercatori e scienziati affiancano comici e stand-up comedian in monologhi e dialoghi, non di rado alternati a musica, per far ridere sui contenuti scientifici, favorirne l’accettazione e far crescere la cultura scientifica. Lo humour è una delle vie possibili a un approccio consapevole alla scienza e alla ricerca.
Alberto Agliotti, ingegnere di formazione, lavora come giornalista e comunicatore scientifico. Collabora con diverse case editrici come redattore e traduttore. Con FRAME – Divagazioni scientifiche progetta e realizza eventi divulgativi. Dirige il corso in comunicazione scientifica de Il rasoio di Occam di Torino.
Silvia Benvenuti, dopo il Master alla SISSA, è autrice di libri e articoli, collabora con Rai3 e RaiScuola. Membro del Centro matematita, del comitato Raising Public Awareness (EMS), del Comitato comunicazione dell’UMI, delle riviste La matematica nella cultura e nella società, Nuova lettera matematica e Archimede.
Andrea Capozucca, dottore di ricerca in scienza della complessità, è docente di Matematica e Fisica presso l’I.I.S. “Leonardo da Vinci” di Civitanova Marche e di Tecniche della Comunicazione Scientifica presso l’Università di Camerino. Esperto STEAM, lavora da oltre dieci anni nel campo della comunicazione della scienza.
Daniele Gouthier, docente di comunicazione della matematica e della fisica al Master in Comunicazione della Scienza della SISSA, è autore di “Scrivere di scienza” (Codice) e “Le parole di Einstein” (Dedalo), e dei romanzi “Sulle tracce di un sogno” e “Ci sono giorni da ricordare” (bookabook).
Disponibile in streaming
Vogliamo ricordare Pietro e Rossella, due amici di MCS che al corso hanno dato tanto. Pietro ha visto il nostro master nascere, lo ha diretto e ha formato più di 300 studenti e studentesse indirizzando le loro carriere verso campi diversi ma sempre seguendo una traccia indelebile di saggezza e umiltà. Rossella li ha deliziati con la sua fantasia e la sua bravura insegnando loro non solo come si fa la radio, ma che cosa significa incontrare l’altro attraverso la voce.
Pietro e Rossella sono con noi sempre, insieme a tutto quello che ci hanno regalato.
L’incontro sarà preceduto da un ricordo di Pietro e Rossella da parte del collega e amico Fabio Pagan, con conseguente svelamento della targa commemorativa davanti all’aula 130.
Silvia Bencivelli è tra i conduttori di Pagina3 su Radio3 Rai e di Rai Scuola e ha lavorato con Rai3. Scrive per la Repubblica, Le Scienze e altri. Insegna comunicazione della scienza alla Sapienza, Università di Roma. Ha pubblicato diversi libri: l’ultimo è il saggio “Sospettosi” (Einaudi 2019).
Yurij Castelfranchi è fisico e divulgatore scientifico. In Italia, ha lavorato come giornalista scientifico e autore di libri, tradotti in diverse lingue ed è stato alunno, e poi docente, del Master “Franco Prattico” della SISSA. Vive in Brasile dal 2003, dove unisce l’attività di divulgatore a quella di ricercatore e professore universitario. Studia la percezione pubblica della scienza, l´antropologia e sociologia della conoscenza e della tecnologia.
Gianluca Carta, dopo aver conseguito il Master in comunicazione della scienza alla SISSA, da oltre dieci anni si occupa di apprendimento informale, inclusione sociale, museologia scientifica e project management. Coordina il 10LAB, science centre di Sardegna Ricerche, progettando attività rivolte a studenti, famiglie e adulti.
Roberta Fulci, matematica di formazione, ha incontrato la radio durante una lezione del Master in comunicazione della scienza “Franco Prattico” della SISSA. Insieme a Vichi De Marchi e Giulia Sagramola è autrice “Ragazze con i numeri” (Editoriale scienza, 2018) e “Ragazze per l’ambiente“ (Editoriale scienza, 2021). Scrive su Il Tascabile.
Tavola rotonda- disponibile in streaming
In questi quasi due anni di pandemia, in tutti i Paesi è emersa la consapevolezza di quanto sia fondamentale il ruolo della scuola nella società e di quanto, troppo a lungo, ne sia stata trascurata. Serve una riflessione collettiva per promuovere un cambiamento radicale. Nell’ambito del progetto europeo PHERECLOS (Partnerships for pathways to Higher Education and science engagement in Regional Clusters of Open Schooling, phereclos.eu) stiamo sviluppando il Local Educational Cluster (LEC), un modello che rende la scuola, in tutte le sue componenti, protagonista di un ecosistema composto da tutte le realtà impegnate a diverso titolo nell’educazione: enti di ricerca e formazione, aziende, policy maker, media, musei, associazioni…realtà che, seppur sotto diversi aspetti, sono in grado di contribuire ai bisogni della scuola e costruire una nuova alleanza educativa. PHERECLOS, partendo dall’esperienza delle Children’s Universities (https://eucu.net/), intende migliorare l’accesso all’istruzione superiore per i giovani, in particolare le carriere legate a STEAM, offrendo benefici in un contesto sociale più ampio. Le Children University sono tutte quelle istituzioni di istruzione superiore che si impegnano a rimuovere le barriere, sociali, economiche, di lingua, genere ecc., che ancora ostacolano l’accesso all’università.
Roberto Costa entra all’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel 1994. Attualmente lavora nella Direzione per la comunicazione e l’informazione e servizi per i cittadini e gli utenti, occupandosi prevalentemente di pianificazione e organizzazione di eventi e incontri per la diffusione e la promozione della cultura statistica sul territorio. È stato anche professore a contratto per il corso di metodi statistici per la ricerca socioeconomica all’Università degli Studi di Trieste. Coordina la partecipazione dell’Istat agli eventi in regione come, ad esempio, Trieste NEXT, èStoria e PHERECLOS, progetto di open schooling.
Francesco Longo è professore associato di fisica all’Università di Trieste, dove insegna astrofisica nucleare e subnucleare e coordina il Dottorato di ricerca in fisica, e ricercatore dell’INFN-sezione di Trieste. Studia i fenomeni transienti nell’astrofisica delle alte energie e di simulazioni Monte Carlo per la fisica medica. Coordina il gruppo di studio sulla fisica per l’esperimento SWGO sull’astrofisica gamma dedicato all’astrofisica gamma delle altissime energie da Terra. Coordina la partecipazione dell’Università di Trieste al progetto PHERECLOS.
Serena Mizzan ha una laurea in lettere e un diploma di specializzazione in archeologia e di perfezionamento in didattica generale e museale. Attualmente è direttrice dell’Immaginario Scientifico, uno dei primi Science Centre d’Italia. Ha sviluppato negli anni competenze specifiche nella gestione e nello sviluppo di imprese private impegnate nell’ambito della cultura e della formazione. È stata professoressa a contratto di Museologia presso la SISSA e le Università di Trieste e di Udine.
Modera:
Valentina Mengarelli, laureata in fisica alla Sapienza con un PhD in biofisica all’Universitè Paris XII di Parigi, si occupa di comunicazione e divulgazione scientifica in Sissa Medialab. Gestisce progetti di open schooling con il fine di impostare una visione per esperienze di apprendimento creativo che fornisca strumenti giusti e supporti tutte/i le/gli studenti per la loro migliore crescita. Impegnata nel progetto PHERECLOS, coordina il gruppo di Co-creazione e Citizen science che, all’interno del LEC, si occupa di creare percorsi e progetti condivisi che sappiano rispondere ai bisogni dei partecipanti.
Tavola rotonda
Il gioco, potente strumento di comunicazione, favorisce sviluppo cognitivo, scoperta, ragionamento, pensiero ed è efficace forma attiva di apprendimento attraverso cui si misurano capacità fisiche e intellettuali, progressi e limiti. Confronteremo metodi e pratiche di comunicazione della scienza di educazione ai rischi naturali e alla sostenibilità attraverso il gioco (da tavolo, di ruolo con materiali poveri, digitale, integrato, come sfida on line e hypernarrative escape room multirischio).
Sabina Maraffi è dirigente scolastica, formatrice in metodologie didattiche innovative e didattica digitale, Phd in Science and technology, esperta di gaming digitale. Impegnata da anni nel campo dell’innovazione digitale e riconosciuta esperta autorevole di inclusione. Dirige un Istituto Comprensivo di Roma, dove ha creato una sezione di scuola secondaria di primo grado totalmente digitale.
Alessandra Maramai è primo ricercatore all’INGV . Ha realizzato il catalogo degli tsunami Euro-Mediterranei, adottato dall’UNESCO/IOC. Componente dell’International Tsunami Survey Team. Ha partecipato a molti progetti europei. Project leader INGV nell’Interreg IT-HR “PMO-GATE”. Rilevatore danni post-sisma. Ha oltre 30 pubblicazioni internazionali.
Giovanna Lucia Piangiamore
Ricercatrice all’INGV, ha conseguito un dottorato e un Master in Geofisica, in Giornalismo e comunicazione della Scienza. È responsabile di diversi progetti (TROPOMAG, M@ter 2.0, MATER, ERiNat, KnowRISK) e referente del Museo di geofisica di Duronia e Piovono idee! Sviluppa prodotti e coordina Festival, ERN, SPT, ScienzAperta, Settimana Cultura Scientifica e Tecnologica MIUR.
Modera:
Francesco Maria Sacerdoti è professore di ingegneria del suono, Università Federico II, e imprenditore, e-voluzione srl. Si occupa di progettazione e realizzazione di sistemi complessi di misura e controllo, analisi di immagini e applicazioni multimediali. Ha seguito la realizzazione dei centri di controllo a terra per 4 missioni dello Space Shuttle e ha lavorato al CERN. È autore di tre libri, 55 pubblicazioni internazionali, 6 brevetti e altri 4 in attesa.
Introduce:
Michele Bellone è editor per Codice Edizioni e giornalista scientifico. Insegna storytelling e comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste e all’Università di Pavia, e ha una rubrica su scienza e narrazione su Le Scienze. È autore del saggio “Incanto. Storie di draghi, stregoni e scienziati”.
Partecipare a un bando, inviare la propria candidatura a un festival o il proprio progetto a un convegno sono attività che hanno in comune alcuni elementi: il poco spazio a disposizione per descrivere la propria idea, un numero di concorrenti più alto dei posti a disposizione e una commissione giudicante che ha poco tempo e tanto lavoro da fare. Come si fa a emergere? Come si valorizza la propria idea? Quali sono gli errori non compiere? Un workshop molto pratico su come strutturare un progetto per chiedere un finanziamento o una grant o per presentarsi come candidati a un festival, un evento culturale, un corso o un master molto popolari.
Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, firma la rubrica “La ceretta di Occam” su Le Scienze, è autrice di numerosi libri, l’ultimo dei quali è “Il trucco c’è e si vede” (Chiarelettere 2018), su Instagram è @divagatrice con quasi 200.000 follower.
Elisabetta Tola è giornalista scientifica, Ph.D Microbiology. Tow-Knight fellow 2019, CUNY. Conduttrice di Radio3Scienza, caporedattrice de Il BO Live e autrice dei reportage Seedversity.org e SEEDcontrol, di “Semi ritrovati – un viaggio alla scoperta della biodiversità agricola” (Codice, 2020) e di “Making sense of science stats” per il KSJ Science Editing Handbook (MIT, 2020). CEO dell’agenzia di comunicazione scientifica formicablu e di facta.eu. Temporary lecturer al Master in comunicazione della Scienza “Franco Prattico”, SISSA. Coordinatrice di ENJOI, progetto europeo sulla qualità del giornalismo scientifico.
L’infodemia legata al Covid-19 ha mostrato la necessità di un’informazione scientifica di qualità. Non esistono però standard condivisi per valutare un buon giornalismo scientifico. Individuare una lista di “Standard, Principles & Indicators” (SPIs) è uno degli obiettivi del progetto europeo di ricerca ENJOI, coordinato da formicablu. Il workshop ha l’obiettivo di testare dal punto di vista pratico la lista preliminare di SPIs identificati nell’ambito del progetto. Basandosi sul processo di co-creazione e di design thinking, gli SPIs saranno quindi il “prototipo” da valutare con un approccio partecipativo e aperto che consentirà ai professionisti, agli esperti e ai practitioner presenti alla Conferenza di dialogare su quali sono gli elementi essenziali di una comunicazione della scienza efficace e trasparente. All’inizio del 2022 verrà lanciato l’Osservatorio permanente di ENJOI sulla qualità dell’informazione scientifica che terrà conto dei risultati emersi anche da questo workshop.
Marco Boscolo è science writer e giornalista scientifico. Collabora con testate giornalistiche italiane e internazionali e ha realizzato audio-reportage per Radio24 – IlSole24Ore, Radio3Scienza, Radio Popolare e RSI-Radio Nazionale Svizzera italiana. Ha inoltre lavorato a diverse produzioni crossmediali per Radio France International (RFI), LaStampa, Wired-Italia. È partner di formicablu, un’agenzia di comunicazione scientifica con sede a Bologna, e ha lavorato a diversi progetti di ricerca finanziati dall’UE come responsabile della comunicazione e della divulgazione, sia producendo prodotti multimediali e scritti, sia coordinando team di comunicazione durante l’interazione con i partner di ricerca. Attualmente insegna comunicazione della scienza al corso di laurea in fisica dell’Università di Bologna e Data Journalism (con Elisabetta Tola) presso la SISSA.
Francesca Conti, giornalista professionista e Presidente dell’agenzia di comunicazione scientifica formicablu, ha una laurea in biologia e un Master in comunicazione della scienza. Ha maturato una lunga esperienza sia nella gestione manageriale sia nello sviluppo di strategie e prodotti di comunicazione. Nel corso degli anni ha sviluppato competenze in diversi ambiti, tra i quali: comunicazione digitale, realizzazione di prodotti per il web e di documentari televisivi, sviluppo e applicazione di metodi partecipativi, attività di formazione per scienziati e comunicatori, valutazione e monitoraggio di progetti di comunicazione.
Giulia Bonelli, giornalista scientifica freelance, collabora con l’agenzia di comunicazione scientifica formicablu, dove si occupa di comunicazione di progetti europei e attività di formazione e public engagement. Scrive e realizza prodotti multimediali per la testata dell’Agenzia Spaziale Italiana Global Science e ha scritto per la testata dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Media Inaf. È consulente di comunicazione della Fondazione Armenise Harvard, con sede alla Harvard Medical School di Boston. Ha collaborato per anni con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, Roma.
Il 20 luglio 1969, alle ore 20:18, il modulo lunare della missione Apollo 11 tocca il suolo lunare. Sei ore dopo, l’astronauta Neil Armstrong compie “un
piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”. Questa è la storia di una delle più grandi imprese di tutti i tempi. Un’impresa che incrocia scienza, politica e cultura popolare. Una storia che vede protagonisti, oltre agli astronauti, una serie di figure talvolta note, spesso dimenticate. Tra queste Robert Goddard, l’uomo della Luna: il primo che ebbe l’intuizione che portò poi alla costruzione dei razzi a propulsione liquida. Poi il Presidente americano John Fitzgerald Kennedy, che con due storici discorsi (al Congresso nel 1961 e alla Rice University nel 1962) presentò lo spazio e la luna come la nuova frontiera da conquistare per l’America; un fisico tedesco (Hermann Oberth); scrittori come Herbert George Wells, registi come Fritz Lang e perfino Walt Disney, che con una serie di documentari tra il 1955 e il 1957 contribuì a fissare l’esplorazione spaziale nell’immaginario e nelle attese del pubblico americano.
Massimiano Bucchi è professore di sociologia della scienza all’Università di Trento ed è stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. È autore di una decina di libri pubblicati in oltre venti Paesi e di saggi in riviste internazionali quali Nature e Science. Tra i suoi libri più recenti “Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita” (Bompiani, 2016, tre edizioni); “Come vincere un Nobel. L’immagine pubblica della scienza e il suo premio più famoso” (Einaudi, 2017, in uscita negli USA); “Sbagliare da professionisti. Storie di errori e fallimenti memorabili” (Rizzoli, 2018). I suoi articoli sono apparsi sui principali quotidiani italiani (Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa) e collabora con la trasmissione televisiva Superquark condotta da Piero Angela. Dirige la rivista internazionale Public Understanding of Science, pubblicata da Sage.
Arturo Stàlteri si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila. Ha studiato a Roma con Vera Gobbi Belcredi e a Parigi con Aldo Ciccolini. Dal 1989 collabora con Rai Radio 3, per la quale ha condotto numerosi programmi. Stàlteri ha cominciato a farsi conoscere con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni settanta, un gruppo che seppe mediare tra rock e classicismo e con il quale Stàlteri ha registrato due album per RCA. Celebri le sue interpretazioni al pianoforte delle musiche di Philip Glass, Brian Eno e Franco Battiato. Brani di Stàlteri sono stati inclusi in varie colonne sonore, tra cui “L’Amore è Eterno finché dura” di Carlo Verdone. Il suo album più recente è “Low & Loud” (2018).