martedì 28 novembre

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14:00 - 14:30

Aula Magna

Saluti di apertura

Con Andrea Romanino, direttore SISSA e Andrea Gambassi, direttore del Laboratorio Interdisciplinare per le scienze naturali e umanistiche  

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14:30 - 15:30

Aula Magna

Il pianeta del futuro: comunicare i cambiamenti climatici e la biodiversità 

Con Alfonso Lucifredi, Anna Pirani, Danilo Porro. Modera Marina Menga

I cambiamenti climatici e la crisi della biodiversità sono due fenomeni interdipendenti, accomunati da uno strettissimo legame con gli esseri umani e la vita sul pianeta. In una società sempre più consapevole degli impatti e dei rischi di queste emergenze, gli scienziati e i comunicatori della scienza uniscono le forze per sensibilizzare, creare conoscenza e fornire strumenti per capire e costruire il prossimo futuro in un mondo in continuo cambiamento. Un dialogo tra scienziati del clima, esperti di biodiversità e comunicatori per individuare strumenti comuni e buone pratiche per una comunicazione efficace. 

Alfonso Lucifredi è un naturalista e giornalista scientifico, ha scritto e tradotto libri di divulgazione naturalistica. Dal 2017 si occupa di comunicazione per uno spin-off dell’IIT. È anche musicista, videomaker e fotografo e da alcuni anni realizza monologhi teatrali sulla storia della scienza. 

Marina Menga è una fisica di formazione. Si occupa da qualche anno di comunicazione della scienza, sia istituzionale che informale. Al momento lavora nell’ufficio comunicazione e media del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.  

Anna Pirani è ricercatrice presso il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici nella divisione sui rischi climatici e le strategie di adattamento. Si occupa di valutazione del rischio climatico e di politiche climatiche. È membro del team di supporto scientifico della delegazione italiana per i negoziati UNFCCC e l’IPCC.  

Danilo Porro è professore di Chimica e Biotecnologie della fermentazione all’Università di Milano Bicocca e Direttore dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR. È rappresentante nazionale nel comitato di programma di Horizon Europe Cluster 6 “Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture & Environment”. 

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15:30 - 15:45

Aula Magna

Climate Media Center Italia: consigli sulla comunicazione del clima  

Con Luca Carra

La crisi climatica andrebbe affrontata al più presto partendo dalle molte soluzioni già disponibili. Eppure siamo in ritardo. Perché? Esiste anche una questione di comunicazione, dove convergono complessi meccanismi di resistenza e negazione di tipo psicologico, sociale e politico. Si presenta una nuova guida, a cui ha lavorato il neocostituito Climate Media Center Italia, che intende spiegare gli ostacoli e offrire, sulla base della letteratura scientifica, fonti, strumenti e raccomandazioni a ricercatori, giornalisti e insegnanti. 

Luca Carra giornalista scientifico dell’agenzia Zadig, dirige il giornale online «Scienzainrete» ed è stato fra i promotori della iniziativa Scienzainparlamento. È segretario dell’associazione Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, insegna comunicazione climatica al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. Il suo ultimo libro è Il Capitale biologico (Codice 2022) scritto con Paolo Vineis. 

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15:45

Aula Magna

Pausa caffè

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16:15 - 17:15

Aula Magna

Comunicare l’intelligenza artificiale, tra algoritmi e allucinazioni

Con Laura Carrer, Andrea Signorelli, Roberto Trotta. Modera Elisabetta Tola

Nel mondo dell’intelligenza artificiale (IA) sono comuni le allucinazioni, ma forse non sono solo i bot ad averle. Mentre il dibattito pubblico oscilla tra le preoccupazioni catastrofiste dei CEO della Silicon Valley e il fervore tecno-ottimista, dietro le quinte le IA assumono sempre più spesso ruoli editoriali e decisionali. Il panel si interroga sulla comunicazione dei rischi e delle opportunità della società algoritmica. 

Laura Carrer è giornalista freelance per testate nazionali e locali come «Wired Italia», «Domani», «IrpiMedia», «FQ Millennium». Scrive inchieste e approfondimenti sull’intersezione tra tecnologia e società, con un focus sulla sorveglianza di stato.  

Andrea Signorelli, giornalista freelance, si occupa del rapporto tra nuove tecnologie, politica e società. Scrive per «Domani», «Wired Italia», «la Repubblica», «Il Tascabile» e altri. È autore del podcast Crash – La chiave per il digitale

Elisabetta Tola, giornalista scientifica, è co-fondatrice dell’agenzia di comunicazione scientifica formicablu e del progetto indipendente Facta.eu. Conduttrice di Radio3Scienza e caporedattrice di «Il Bo Live». Docente di giornalismo e AI al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. 

Roberto Trotta è un astrofisico, autore e comunicatore della scienza alla SISSA, dove dirige il gruppo di data science, e visiting professor all’Imperial College di Londra. La sua ricerca riguarda l’applicazione dell’intelligenza artificiale in cosmologia.  

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17:15 - 18:15

Aula Magna

Il dialogo possibile tra policymakers, ricercatori e comunicatori

Con Luca Carra, Giacomo Grassi, Mariachiara Tallacchini. Modera Leonardo Alfonsi

Il mondo di chi fa ricerca, le comunità dei comunicatori, dei policy makers e i cittadini, sono tra i principali attori che concorrono elaborazione della conoscenza, alla sua condivisione e al modo in cui essa influisce sulla qualità della vita di ognuno. Il rapporto tra questi soggetti alterna fasi di dialogo e fiducia a fasi di distanza e incomunicabilità, quando non addirittura di conflitto. Come si è sviluppato questo dialogo nella storia e quali sono le principali sfide e strategie perché diventi uno strumento efficace per la costruzione di un futuro desiderabile?

Leonardo Alfonsi, direttore scientifico di Psiquadro, progetta e sviluppa contenuti, formati, eventi e coordina progetti di comunicazione della ricerca nel contesto nazionale e internazionale. Tra i più recenti il progetto Sharper – Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici e FameLab Italia. È stato presidente della rete europea Eusea e dal 2019 è membro del board di Ecsite. 

Luca Carra giornalista scientifico dell’agenzia Zadig, dirige il giornale online «Scienzainrete» ed è stato fra i promotori della iniziativa Scienzainparlamento. È segretario dell’associazione Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, insegna comunicazione climatica al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. Il suo ultimo libro è Il Capitale biologico (Codice 2022) scritto con Paolo Vineis. 

Giacomo Grassi funzionario scientifico del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europe, lavora nell’interfaccia tra scienza e politica, su tematiche legate ai cambiamenti climatici, inventari delle emissioni di gas serra e foreste, a livello europeo e globale. Autore di oltre 80 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, è membro dell’IPCC Bureau del Task Force on National Greenhouse Gas Inventories. 

Mariachiara Tallacchini si occupa da molti anni di regolazione della scienza e democrazia ed è autrice di numerose pubblicazioni specialistiche sul rapporto tra conoscenza scientifica e diritto. Insieme a Nico Pitrelli ha pubblicato il saggio Manifesto per un’educazione civica alla scienza (Codice 2023). 

 

mercoledì 29 novembre

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9:30 - 10:30

Aula Magna

Plenaria

La valutazione del public engagement. Impatto sociale e trasformazioni individuali, cosa e come misurare 

Con il supporto di SISSA Medialab

Con Michele Lanzinger, Pier Andrea Serra, Maria Xanthoudaki. Modera Paola Rodari

Se la valutazione dell’impatto delle attività di educazione informale e diffusione della cultura scientifica è una pratica pluridecennale, indispensabile per tutte le organizzazioni che vogliano migliorare i propri programmi e raggiungere nuovi pubblici, la valutazione ufficiale, governativa, di queste pratiche da parte del MUR è cosa relativamente recente, risalente alla nascita della terza missione dell’accademia. Si tratta di un monitoraggio ancora in una fase sperimentale, da qui l’utilità di una discussione tra tre esperti, che vedono il problema da tre punti di vista diversi e complementari. 

Michele Lanzinger è direttore del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, è stato presidente dell’Associazione nazionale musei scientifici e membro del Board di Ecsite, network dei musei e science center europei. È attualmente presidente del consiglio direttivo nazionale dell’International Council of Museums (ICOM).  

Paola Rodari ha più di 30 anni di esperienza nel public engagement. Ha partecipato a diversi progetti europei che mirano all’ideazione e sperimentazione di metodi innovativi per la comunicazione della scienza. Organizza e insegna in molti corsi di formazione dedicati a ricercatori e professionisti. 

Pier Andrea Serra è delegato del rettore dell’Università di Sassari per la terza missione, professore di Farmacologia e ricercatore all’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR. È vicepresidente del comitato di coordinamento della Rete italiana degli Atenei ed Enti di Ricerca per il Public Engagement (APENet) e membro del comitato ANVUR per la valutazione della terza missione. 

Maria Xanthoudaki è direttrice del Dipartimento educativo e del Centro di ricerca in educazione informale (CREI) del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Ha collaborato a livello internazionale con musei e istituzioni educative con diversi ruoli: ricercatrice, consulente, project leader, manager. 

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10:30

Aula Magna

Pausa caffè

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11:00 - 11:45

Aula Magna

Dialogo

Per un museo sempre più aperto, inclusivo e plurale 

Con Serafina Carpino, Romana Scandolari, Alessandro Zen. Modera Katia Franzoso

Partendo dall’analisi di come i musei del presente si stiano attrezzando per rispondere alle richieste che vengono da un pubblico sempre più diversificato e che abbraccia l’intero arco della vita, si vedrà come, insieme, e seguendo il detto “niente su di noi senza di noi”, si possa immaginare e creare il futuro. Per intraprendere questo percorso è necessario abbracciare la cultura dell’inclusione in senso ampio, anche grazie al dialogo tra le diverse professionalità e istituzioni. 

Serafina Carpino, laureata in Astronomia, si occupa della progettazione e della gestione delle attività educative del Museo italiano di scienze planetarie dalla sua inaugurazione nel 2005, sviluppando negli anni i temi dell’inclusione sociale, della partecipazione e dell’accoglienza per rendere il museo un luogo il più possibile aperto e condiviso.  

Katia Franzoso, laureata in Matematica, fa parte del programma accessibilità e inclusione del MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Si occupa di progetti per l’accessibilità senso-percettiva e intellettivo-relazionale e di welfare culturale. Coordina il team dei volontari. 

Romana Scandolari, dal 2020 si occupa dei temi legati all’audience development museale, in particolare delle proposte rivolte a persone con disabilità cognitiva e intellettivo-relazionale. Coordina il programma Accessibilità e Inclusione del MUSE – Museo delle Scienze di Trento.

Alessandro Zen, laureato in Conservazione e gestione dei beni culturali, coordina e gestisce progetti educativi sperimentali con le scuole locali. Sviluppa inoltre percorsi di inclusione e partecipazione sociale con enti e associazioni del territorio.    

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11:00 - 11:45

Aula 128-129

Dialogo

La rivista «Quaderni di Comunicazione Scientifica»    

Con Sveva Avveduto, Barbara Dragoni, Silvia Mattoni. Modera Fabio Chiarello

«Quaderni di Comunicazione Scientifica» (Rosenberg & Sellier), prima rivista di informazione e comunicazione scientifica di un ente pubblico di ricerca, si propone di valorizzare e accrescere la massa critica di conoscenze, stimolando l’interesse e l’attenzione per la scienza e la ricerca scientifica. La comunicazione pubblica, proprio per il suo stile più leggero e comprensibile, può contribuire al dibattito scientifico, superando le barriere che separano ambiti disciplinari diversi e rispondere alle necessità di chiarezza e comprensibilità da parte del pubblico. La progettazione della rivista ha tenuto conto dei requisiti ANVUR. 

Sveva Avveduto opera nell’area degli studi sociali sulla scienza con attività di ricerca e divulgazione nell’area della politica scientifica ed educativa con particolare riguardo agli studi sulle risorse umane per la ricerca e le questioni di genere nella scienza. Responsabile italiana di progetti di ricerca nazionali e internazionali, autrice di articoli e monografie, co-dirige la rivista «Quaderni di Comunicazione Scientifica». 

Fabio Chiarello, fisico e ricercatore, esperto in tecnologie quantistiche con dispositivi superconduttori. Si occupa di divulgazione scientifica con conferenze, laboratori ed eventi. È attivo nello studio dell’uso dei giochi da tavolo e del game design per la didattica e la divulgazione. 

Barbara Dragoni, esperta in attività di project e knowledge management. Collabora anche all’ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative di comunicazione, divulgazione scientifica e public outreach. È membro del comitato editoriale della rivista «Quaderni di Comunicazione Scientifica». 

Silvia Mattoni, giornalista professionista, esperta in comunicazione pubblica, istituzionale. Già responsabile dell’unità comunicazione e relazioni con il pubblico CNR e dell’ufficio comunicazione e stampa INGV. È codirettore responsabile della rivista scientifica «Quaderni di Comunicazione Scientifica».   

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11:00 - 11:45

Aula 005

Mosaico

Il futuro è dei giovani. Per una maggiore consapevolezza della conoscenza 

Con Tamara Bortolussi, Rebecca De Fiore, Chiara De Marchi, Riccardo Lucentini. Introduce Cristina D'Addato

Andare nelle scuole e incontrare studenti e studentesse è fondamentale per stimolarli a una maggiore consapevolezza sul mondo che li circonda, come avviene ad esempio nelle iniziative promosse dell’Immaginario Scientifico di Pordenone sulla sostenibilità e dell’Informed Health Choices sulla promozione del pensiero critico in sanità. Altre esperienze illustrate in questo Mosaico riguardano il modo con cui preparare ragazzi e ragazze alle sfide del futuro, dalle opportunità lavorative per le giovani con GenerazioneStem all’uso del gioco per studiare il rapporto tra scienza, tecnologia e società con Change the game e Raw Matters Ambassadors At School. 

Tamara Bortolussi, laureata in Fisica, da più di vent’anni si occupa di attività, eventi e servizi prima nell’ex centrale idroelettrica di Malnisio e dal 2011 anche nella sede di Pordenone. Progetta e realizza interventi per studenti di ogni età e per il pubblico generico. 

Cristina D’Addato Direttrice Comunicazione del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dove lavora dal 2007. Laureata con lode in Relazioni Pubbliche e Pubblicità alla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM dove è stata titolare dell’assegno di ricerca “I paradigmi della creatività”. Svolge attività di formazione su comunicazione, consumi culturali, scrittura efficace ed educazione ai media.

Rebecca De Fiore lavora come web editor a Il Pensiero Scientifico Editore, dove cura progetti sull’innovazione in sanità, sul rapporto tra ambiente e salute, sulla salute mentale. Dal 2022 fa parte del consiglio direttivo dell’associazione Alessandro Liberati – Cochrane Affiliate Centre. 

Chiara De Marchi è laureanda in Scienze biologiche, content creator in ambito medico-scientifico e ambassador di GenerazioneStem. Founder del progetto InvisibleBodyDisabilites, nato per dare voce alle donne e, più in generale, a tutte le persone che nel mondo vivono con disabilità invisibili. 

Riccardo Lucentini, chimico e comunicatore che lavora a stretto contatto con la comunità scientifica, è assegnista del CNR dove si occupa di dissemination nelle scuole. È consigliere del gruppo Diffusione della cultura chimica della Società chimica italiana e cura la sezione “Dal mondo” della rivista «Sapere».

 

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11:00 - 12:30

Aula 003

Laboratorio

Quanto è aperto l’open access? Un discussion game per discuterne 

Con Laura Busato, Lorenzo Carta, Paola Rodari

L’open access, pur raccogliendo un generico favore universale, presenta molte questioni aperte, a cominciare da chi dovrebbe sostenere i costi per la pubblicazione degli articoli. Ricercatori, editori, finanziatori e bibliotecari possono avere differenti prospettive sull’argomento. SISSA Medialab ha sviluppato un discussion game per agevolare un confronto fra i diversi attori. Seguendo il modello PlayDecide, i giocatori partecipano a un processo deliberativo per esplorare le proprie opinioni, discutere e prendere delle decisioni collettive.  

Laura Busato è comunicatrice della scienza a SISSA Medialab. Dottore di ricerca in Scienze della terra, ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA. Ha lavorato nell’organizzazione del Science in the City Festival di ESOF2020 e come communication officer del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova. 

Lorenzo Carta, dopo aver studiato filosofia all’Università di Pisa, ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA. Si interessa di politiche della scienza e comunicazione del rischio. Per SISSA Medialab si occupa di public engagement ed evaluation.   

 Paola Rodari ha più di 30 anni di esperienza nel public engagement. Ha partecipato a diversi progetti europei che mirano all’ideazione e sperimentazione di metodi innovativi per la comunicazione della scienza. Organizza e insegna in molti corsi di formazione dedicati a ricercatori e professionisti. 

 

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12:00 - 12:45

Aula Magna

Dialogo

La media education per la comunicazione della scienza 

Con Chiara Panciroli, Pier Cesare Rivoltella, Ruggero Rollini. Modera Laura Corazza

Saper valutare la qualità delle informazioni, leggere i dati, comparare e analizzare, interpretare il linguaggio audiovisivo, conoscere il funzionamento dei media, creare artefatti digitali nell’ottica “prosumer” sono tutte abilità che rientrano nella più generale definizione di competenza digitale indicata dalla comunità europea come una delle otto competenze chiave per il cittadino nella società informazionale. Come possono gli strumenti offerti dall’educazione mediale interfacciarsi con la comunicazione scientifica? 

Laura Corazza insegna Didattica e comunicazione delle scienze al Dipartimento di Chimica industriale “Toso Montanari” di Bologna, dove è delegata alle politiche comunicative. Si occupa di tecnologie dell’educazione e ha un’esperienza decennale nella produzione di audiovisivi per la comunicazione della ricerca.  

Chiara Panciroli si occupa di didattica generale e tecnologie dell’educazione. È membro del direttivo della Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale (SIREM) e responsabile dell’Unità AI and education del centro interdipartimentale di ricerca Alma for Human-Centered Artificial Intelligence. 

Pier Cesare Rivoltella, presidente della Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale (SIREM), si occupa di didattica, educazione mediale, tecnologie dell’educazione, cittadinanza digitale. La sua attività scientifica riguarda le macroaree di media literacy, education technology e ricerca didattica.  

Ruggero Rollini racconta la chimica e il suo rapporto con la quotidianità. Lo fa sui social, sui giornali, in televisione e dal vivo. Ha scritto C’è chimica in casa (Mondadori 2022) e ha collaborato a Superquark+ (RaiPlay) e Noos (Rai1). 

 

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12:00 - 12:45

Aula 128-129

Dialogo

MIRTO + STEAM-Med: un processo di coprogettazione per il Mediterraneo 

Con Dunja Fabjan, Sara Ricciardi, Danijela Takač. Modera Stefano Sandrelli

Dal 2021, il Centro OAE Italia dellUnione astronomica italiana (IUA) ha avviato un processo di coprogettazione di percorsi di apprendimento a cui hanno aderito Albania, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Montenegro, Palestina, Portogallo, Slovenia, Siria, Spagna e Turchia. 
Il metodo è la coprogettazione tra pari, con due obiettivi: creare un network di persone e realizzare un percorso di apprendimento multiculturale per le scuole primarie, centrato sui bisogni. L’obiettivo generale è l’utilizzo dell’astronomia per la promozione di pensiero critico ed equità

Dunja Fabjan, astrofisica e comunicatrice della scienza. Co-fondatrice dell’Istituto Cosmolab per la divulgazione dell’astrofisica a Ljubljana. Collabora con le scuole slovene con corsi di formazione per gli insegnanti e creazione di materiali e attività per studenti. Conduce il primo podcast sloveno di astronomia. 

Sara Ricciardi si occupa di cittadinanza scientifica e didattica della scienza; è vicedirettrice dell’IAU-Office of Astronomy for Education Center Italy e vicedirettrice del Game Science Research Center. È docente del Dipartimento di Scienze dell’educazione “Giovanni Maria Bertin”, Università di Bologna. 

Stefano Sandrelli dirige l’IAU-Office of Astronomy for Education Center Italy. Docente dell’Università di Milano Bicocca, dal 2000 al 2015 è stato consulente e giornalista scientifico dell’ESA. Membro del comitato scientifico del festival di Genova e della rivista «Sapere». Tiene rubriche fisse su «Focus Junior», «Sapere», «EduINAF». 

Danijela Takač è insegnante di Fisica, Tecnologia e Astronomia e coordinator di progetto Erasmus+ nella scuola elementare Pantovak a Zagreb. È appassionata di astronomia e ambasciatrice per la Croazia di eTwinning, Erasmus +, IAU e Universe Awareness.

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12:00 - 12:45

Aula 005

Mosaico

Cittadinanza scientifica: partecipare, creare e accedere alla conoscenza   

Con Gabriela Carrara, Silvia Mattoni, Anna Pellizzone, Valentina Tudisca. Introduce Agnese Collino

Cittadini e cittadine sono attori sempre più centrali nella produzione della conoscenza. In questa sessione si analizzano alcuni esempi di come il loro contributo alla scienza si possa articolare in modalità differenti. Si parte con uno scaffale di una biblioteca che si è trasformato in un’occasione per condividere diversi saperi, attraverso il progetto SlowScience. Vengono presentati EU H2020 Mosaic e Officine Educazione Futuri, due progetti di co-creazione sul tema dell’educazione e del clima. Infine, si racconta di Più Urp che vuole sviluppare un’etica del servizio pubblico, garantendo maggiori diritti di informazione, accesso e partecipazione. 

Gabriela Carrara, PhD, geologa marina, sostenitrice dell’open science, coautrice di numerosi articoli scientifici, collabora con la biblioteca “Dario Nobili” (CNR, Bologna) come responsabile dell’ideazione e della realizzazione degli eventi di comunicazione e divulgazione scientifica rivolti al pubblico non specialistico.

Agnese Collino, PhD in Oncologia molecolare con un master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza, è supervisore scientifico in Fondazione Veronesi, dove svolge attività di divulgazione per adulti e ragazzi, ed è responsabile del Comitato Organizzativo Scienza e Innovazione di BergamoScienza. 

Silvia Mattoni, giornalista professionista, esperta in comunicazione pubblica e istituzionale, anche in emergenza, è stata responsabile dell’ufficio comunicazione e stampa dell’INGV e direttore responsabile delle riviste scientifiche dell’ente. Attualmente è direttore responsabile della rivista scientifica «Quaderni di Comunicazione Scientifica». 

Anna Pellizzone, si occupa di innovazione responsabile e citizen engagement nelle decisioni pubbliche su temi di scienza e innovazione. Attualmente per Fondazione Giannino Bassetti di Milano segue il progetto MOSAIC, che studia e sperimenta la co-creation come approccio collaborativo all’innovazione. 

Valentina Tudisca, dottorata in Fisica, ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA. Coordina il gruppo di ricerca Studi sociali su scienza, educazione, comunicazione all’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR, lavorando sulle relazioni tra scienza, politica e società e partecipando a progetti nazionali ed europei. Ha vinto tre premi nazionali di giornalismo scientifico.

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12:45 - 14:15

Aula Magna

Pausa pranzo

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14:15 - 15:15

Aula Magna

plenaria

La comunicazione nelle emergenze: dai vuoti informativi all’infodemia   

Con Cesare Buquicchio, Cristiana Pulcinelli, Diana Romersi. Modera Fabiana Zollo

Comunicare il rischio, gestire l’infodemia e contrastare la disinformazione sono azioni cruciali per affrontare un evento emergenziale e orientare le persone nell’incertezza. Passando in rassegna le indicazioni più aggiornate della letteratura e le linee guida delle istituzioni sanitarie internazionali, gli autori del libro La comunicazione nelle emergenze sanitarie (Il Pensiero Scientifico Editore 2023) rifletteranno sugli elementi chiave della materia: dal social listening ai rapporti con la stampa, dalla comunicazione istituzionale al coinvolgimento delle comunità. 

Cesare Buquicchio, capo ufficio stampa del Ministero della salute dal 2019 al 2022 e giornalista professionista. È direttore responsabile della testata «Sanità Informazione». Ha scritto su «la Repubblica», «L’Unità», «Il Sole 24 Ore» e «Internazionale». Svolge attività di docenza su giornalismo e comunicazione della salute per università, enti e istituzioni. 

Cristiana Pulcinelli, giornalista professionista, ha scritto e curato diversi libri di divulgazione per adulti e ragazzi. Ha insegnato giornalismo scientifico in corsi universitari. È stata consulente per la comunicazione del Ministero della salute e nominata tra gli esperti del Nucleo permanente di coordinamento della comunicazione del rischio sanitario nelle emergenze (NUCE). 

Diana Romersi, giornalista professionista, lavora nell’agenzia Agtw e scrive per il «Corriere della Sera». È stata consulente per la comunicazione del Ministero della salute e nominata tra gli esperti del Nucleo permanente di coordinamento della comunicazione del rischio sanitario nelle emergenze (NUCE). 

Fabiana Zollo si occupa dello studio delle dinamiche sociali e informative nei media digitali. È responsabile di diversi progetti internazionali su tematiche quali l’infodemia, l’hate speech, e la comunicazione della scienza. Collabora con European Food Safety Authority come esperta nel gruppo di lavoro Social Research. 

 

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15:15

Aula Magna

Pausa caffè

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15:45 - 16:30

Aula Magna

dialogo

Il valore comunicativo dei planetari   

Con Paolo Calcidese, Stefania Ferroni, Simona Romaniello. Modera Dario Tiveron.

I planetari sono formidabili macchine didattiche con un enorme potenziale per la comunicazione scientifica. Le stelle e il cielo notturno, però, non sono più gli unici argomenti. Oggi i planetari sono, allo stesso tempo, teatri della scienza, templi della cultura e luoghi di intrattenimento. Sotto la sua cupola si intrecciano molteplici linguaggi: musica, teatro, danza, arti visive, robotica e cinema. In occasione del centenario dei planetari, riflettiamo sul loro ruolo e su come, anche ricercatori, ricercatrici e istituzioni scientifiche, possano sfruttare questo efficace strumento di comunicazione.

Paolo Calcidese, ricercatore e responsabile della didattica e divulgazione all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Programmatore e planetarista del Planetario di Lignan. In collaborazione con l’INAF, si occupa dello studio fotometrico dei nuclei galattici attivi di tipo Blazar ed è membro di Whole Earth Blazar Telescope (WEBT). 

Stefania Ferroni ha lavorato per diversi anni al Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci. È attualmente direttrice della didattica di LOfficina, associazione che ha in gestione le attività pubbliche, scolastiche e tutti i servizi accessori del Planetario Ulrico Hoepli di Milano.  

Simona Romaniello, astrofisica e comunicatrice scientifica, dal 2014 è coordinatrice dell’ufficio didattica e divulgazione di Infini.to dove si occupa della progettazione e realizzazione delle attività rivolte alla scuola e al pubblico generico. 

Dario Tiveron è presidente dell’Associazione dei Planetari Italiani ed è specializzato in planetari digitali e sistemi fulldome, è fondatore di Fulldome Database, riferimento mondiale per i professionisti del settore. Membro dell’International Planetarium Society. Coinvolto in numerose collaborazioni scientifiche e progetti tecnologicamente innovativi. 

 

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15:45 - 16:30

Aula 128-129

dialogo

Comunicare oltre i confini: arte e scienza, linguaggi complementari 

Con Rosanna di Nuzzo, Giulio Lughi, Luca Pozzi. Modera Valentina De Grazia

Nel 1959 Charles Percy Snow denunciò l’avvenuta separazione tra cultura scientifica e umanistica, una rottura ancora non sanata. Eppure, lintegrazione tra arte e scienza è considerata una risorsa complementare nei processi collaborativi e di innovazione, come dimostra liniziativa The New European Bauhaus. Con lincontro si vuole approfondire il contributo dell’arte alla sempre più urgente necessità della scienza di raccontarsi. Ma si vuole anche guardare oltre e intravedere scenari in cui ricercatori e artisti collaborano in progetti di ricerca e innovazione, nonché in nuove forme d’arte, basate su algoritmi e modelli scientifici. 

Giulio Lughi svolge attività di ricerca sui rapporti fra digitale e discipline umanistiche, in particolare su impatto della tecnologia in ambito culturale e artistico, formazione dell’immaginario, creatività digitale, storytelling, interattività, culture visuali ed esperienze immersive. 

Rosanna Di Nuzzo, project manager e innovation catalyst, si occupa dell’ideazione, progettazione e sviluppo di progetti e strategie innovative sul tema della transizione digitale. Dal 2019 gestisce per MEET il programma europeo S+T+ARTS che supporta collaborazioni interdisciplinari arte/scienza/tecnologia per stimolare l’innovazione e rispondere in maniera creativa alle sfide sociali e ambientali. 

Valentina De Grazia, giornalista ed esperta in comunicazione e marketing digitale, dopo la laurea in comunicazione si specializza nel rapporto tra arte, cultura e tecnologia. Presso Area Science Park si occupa di innovazione e segue le iniziative di residenza artistica presso l’ente di ricerca. 

Luca Pozzi, laureato all’Accademia di belle arti di Brera, si ispira ai mondi dell’arte, della fisica, della cosmologia multi-messaggera e dell’informatica e collabora con comunità scientifiche visionarie, come Loop Quantum Gravity (PI), Compact Muon Solenoid (CERN) e il Fermi Large Area Telescope (INFN, NASA). 

 

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15:45 - 16:30

Aula 005

mosaico

Sollecitare la curiosità per comprendere la complessità della ricerca 

Con Paola Caccin, Regina Tavano, Carmen Troiano, Alessandro Vitale. Introduce Michele Bellone

Con strategie mirate e un lavoro accurato, si possono raccontare a diversi pubblici temi complessi del mondo della ricerca. Le metafore, i giochi di ruolo e gli stessi social media si rivelano degli ottimi strumenti per avvicinare a temi scientifici. Scopriamo come con il metodo learning-by-doing si possa parlare a bambine e bambini del sistema immunitario e a ragazze e ragazzi di giunzioni neuromuscolari. Infine, viene presentato il progetto “Scientia – Abbi il coraggio di conoscere” che propone microlezioni in formato post di Instagram per capire come ricercare, organizzare e scegliere le fonti. 

Paola Caccin ha collaborato a vari progetti scientifici come assistente alla ricerca. Dopo aver conseguito il Master in Comunicazione delle Scienze all’Università di Padova è diventata referente del Dipartimento di Scienze biomediche per le attività di public engagement. Ha progettato e condotto laboratori ed eventi di divulgazione scientifica. 

Regina Tavano si è laureata in Scienze biologiche e ha un dottorato in Biologia e Patologia molecolare e cellulare. Si occupa di nanomedicina ed è appassionata di tecnologie per la didattica. Da anni organizza attività laboratoriali da proporre nelle classi quarte e quinte della scuola primaria sul sistema immunitario. 

Carmen Troiano, laureata in Neurobiologia all’Università di Roma La Sapienza, ha conseguito il PhD in Scienze biomediche sperimentali all’Università di Padova. Dal 2019 è docente di scuola secondaria di I e II grado. Nel 2022 ha concluso il Master CoSe dell’Università di Parma. Collabora con Pikaia. 

Alessandro Vitale è biologo e comunicatore della scienza. Collabora con Fondazione Umberto Veronesi e realizza laboratori didattici e mostre interattive su temi legati alla medicina, all’ambiente e alla citizen science. 

Michele Bellone scrive su “Le Scienze”, è l’editor di Codice Edizioni e il coordinatore scientifico del Festival delle Scienze di Roma. Insegna storytelling e comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste e all’Università di Pavia, ed è membro della giuria del premio Gioco di Ruolo dell’Anno di Lucca Comics & Games.

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15:45 - 17:15

Aula 003

Laboratorio

Una relazione complicata: pratica e ricerca al lavoro insieme 

Con Sara Calcagnini, Andrea Rubin

Nella comunicazione della scienza pratica e ricerca faticano a cooperare. La conoscenza empirica, localizzata e funzionale degli operatori e quella generalizzata degli studiosi hanno diverse priorità, tempi, linguaggi e metodi. Il workshop si rivolge a ricercatori in comunicazione della scienza e practitioners in contesti di educazione informale e public engagement con lobiettivo di riflettere su esperienze, pratiche e sfide comuni. Il workshop prende avvio dalla ricerca-azione di un team di ricercatori e practitioners per lo sviluppo di attività e formazione per ricercatori al Museo. 

Sara Calcagnini, responsabile public engagement, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, si occupa di strategie, attività e progetti di public engagement. In particolare: formazione di ricercatori educatori e insegnanti; programmi e attività di dialogo tra ricercatori e cittadini; partnership con centri di ricerca, associazioni, istituzioni e imprese; ricerca educativa. 

Andrea Rubin, ricercatore in Sociologia all’Università di Ferrara, si occupa di Science and Technology Studies e in particolare di sociologia della scienza e della tecnologia, sociologia dell’innovazione, comunicazione pubblica della scienza e della tecnologia e public engagement in S&T. 
 

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16:45 - 17:30

Aula Magna

dialogo

Giornalisti scientifici in laboratorio: che cosa occorre perché possa funzionare? 

Con Domenica Bueti, Valeria delle Cave, Fabio Turone. Modera Enrico Costa

LEuropean Research Council (ERC) ha stanziato 1,5 milioni di euro per il progetto Frontiers, che organizzerà un programma di fellowship per permettere a giornalisti scientifici di trascorrere un periodo di 3-5 mesi in unistituzione in cui si svolge ricerca di frontiera, che pone una sfida particolare a chi comunica la scienza. La sfida consiste non solo nel garantire la piena indipendenza ai giornalisti partecipanti, ma anche la condivisione tra tutte le figure coinvolte di una riflessione etica e delle buone pratiche che ne deriveranno, con un occhio alla sostenibilità futura. 

Domenica Bueti, neuroscienziata cognitiva, dirige il Laboratorio di percezione del tempo alla SISSA grazie al supporto dello European Research Council e del Ministero Italiano dell’Università e della Ricerca. Ha precedentemente lavorato a University College London e al Policlinico Universitario e al Politecnico (EPFL) di Losanna. 

Enrico Costa si occupa di relazioni con i media e comunicazione della ricerca all’Università Ca’ Foscari Venezia, dove cura la Research Communication Week. Nel progetto QUEST è stato leader del work package su formazione, incentivi e politiche. È attivo in SWIM, AICUN, Architecta ed è nello steering committee di EUPRIO. 

Valeria delle Cave lavora dal 2010 all’IIT di Genova occupandosi di comunicazione della scienza, e attualmente dirige l’ufficio stampa estero e la comunicazione dei progetti competitivi. Nel 2022 ha curato per l’IIT uno dei progetti pilota della Science Journalism Initiative dell’ERC. 

Fabio Turone, giornalista scientifico, è direttore esecutivo del CESJ, e work package leader del progetto Frontiers. È corrispondente per l’Italia di Research Europe e collabora con Nature e Medscape. Nel 2016-17 è stato research fellow al Knight Science Journalism program del MIT.

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16:45 - 17:30

Aula 128-129

dialogo

Comunicare l’umanesimo della tecnica: il caso del Politecnico di Torino  

Con Elisa Pasquini, Giuseppe Tipaldo. Modera Elena Foglia Franke

Comunicare scienza e tecnologia è affascinante ma sfidante. Lintegrazione multidisciplinare è essenziale per collaborare tra competenze diverse: attuarla richiede un linguaggio condiviso che colleghi discipline talvolta non abituate a parlarsi. Il panel dibatte sulla sperimentazione creativa, la diffusione multicanale e laffidabilità delle fonti, bilanciando precisione e semplificazione, con alcuni focus sullaspetto umano della comunicazione scientifica e le sfide nel coinvolgere chi produce e consuma conoscenza scientifica quotidianamente. 

Elena Foglia Franke, giornalista, laureata in Comunicazione e con un master in Management, è responsabile della comunicazione e relazioni con i media al Politecnico di Torino. Si occupa di progetti multimediali e multicanale in ambito istituzionale, scientifico e culturale. 

Elisa Pasquini, progettista europea di formazione, dal 2016 lavora al Politecnico di Torino dove si è occupata di gestione e disseminazione di progetti di ricerca. Attualmente lavora all’ufficio social media dove sviluppa contenuti e formati per la comunicazione istituzionale e scientifica. 

Giuseppe Tipaldo studia i conflitti tra scienza, media, politica e società, con particolare riguardo all’impatto dei media digitali sulla convivenza civile tra esseri umani. Ha scritto Guerre di confine: autorità epistemiche e società in transizione (con altri, Meltemi 2023) e La Società della Pseudoscienza (Il Mulino 2019). 

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16:45 - 17:30

Aula 005

dialogo

Progettare un libro sull’esplorazione spaziale al tempo del digitale 

Con Francesco De Filippo, Simone Pirrotta. Modera Maria Frega

La divulgazione editoriale resiste nel classico formato libro, nonostante il proliferare di contenuti social e podcast. Occorre però pensare a nuove forme anche per l’analogico, nuove chiavi di lettura e di scrittura: è una sfida per la comunicazione nell’era digitale. Un ingegnere esperto di esplorazione robotica, una sociologa e scrittrice impegnata nella divulgazione e un giornalista medico-scientifico e esperto anche di dinamiche editoriali accettano la sfida. Si mette in scena un incontro/scontro di conoscenze e metodi, con un occhio al mercato, per costruire un libro sull’esplorazione dello spazio e delle sue risorse, con l’indispensabile coinvolgimento del pubblico. 

Francesco De Filippo è responsabile del Friuli Venezia Giulia per l’Agenzia ANSA, scrittore e saggista. Vive a Trieste. Dal suo esordio in narrativa nel 2001 sono seguiti numerosi romanzi e saggi. Fra gli ultimi titoli: No vax: il grande sogno negato. Le opinioni di chi rifiuta la somministrazione e la risposta degli scienziati (Castelvecchi 2022) e Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).

Maria Frega, sociologa, giornalista e scrittrice, si occupa di cultura e innovazione per diversi media, cura contenuti per testi scolastici e organizza corsi di scrittura ed eventi culturali. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani (2018) e Filosofia per i prossimi umani (2020), con Francesco De Filippo per Giunti Editore. 

Simone Pirrotta, ingegnere presso l’Agenzia Spaziale Italiana, dove è il responsabile dell’ufficio di esplorazione robotica. Project manager di missioni scientifiche principalmente rivolte a Luna, Marte e asteroidi. Rappresenta l’Italia in board internazionali per il coordinamento di iniziative per l’esplorazione spaziale. Svolge saltuariamente attività didattica e di divulgazione. 

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17:45 - 18:30

Aula Magna

dialogo

Comunicare l’emergenza: le lezioni della pandemia servono per il clima?  

Con Jacopo Pasotti, Roberta Villa. Modera Ruggero Rollini

In questi anni ci si è a lungo interrogati sugli errori di comunicazione compiuti durante la pandemia, ma è importante capire se le stesse lezioni possono servire a coinvolgere i cittadini nella crisi climatica in atto. Anche in questo caso non manca la polarizzazione, si insinuano idee di complotti, emergono e spariscono esperti ed esperte, in quello che sembra sempre più spesso un caos comunicativo e mediatico. Dall’esperienza di informare e comunicare la scienza nelle crisi pandemica e climatica, spunti di riflessione per un dialogo aperto col pubblico.  

Jacopo Pasotti collabora con varie testate incluso «Science», «National Geographic», e «la Repubblica». È autore di Domitilla SOS operazione terra (Scienza Express 2012), Cambiamento climatico (Scienza Express 2020), La scienza in valigia (Codice 2016) e La scienza in vetta (Codice 2015). È co-fondatore della rivista «RADAR Magazine». Nel 2011 ha vinto il Premio Piazzano per il giornalismo scientifico.  

Ruggero Rollini racconta la chimica e il suo rapporto con la quotidianità. Lo fa sui social, sui giornali, in televisione e dal vivo. Ha scritto C‘è chimica in casa (Mondadori 2022) e ha collaborato a Superquark+ (RaiPlay) e Noos (Rai1). 

Roberta Villa da oltre trent’anni collabora con vari siti e testate giornalistiche. Ha partecipato a progetti europei sulla comunicazione della scienza, e dei vaccini in particolare, cui ha dedicato due dei suoi libri. Di questo e altro parla sui social media o in conferenze e lezioni, anche al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA.

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17:45 - 18:30

Aula 128-129

dialogo

Sostenibilità: tra scuola, scienza e comunicazione   

Con Luisa Bartoli, Claudia Pennacchiotti, Edoardo Severini. Modera Marco Faggioli

Sostenibilità è un concetto multidisciplinare che coinvolge tutti gli aspetti della vita. Introdurre l’educazione alla sostenibilità nella scuola è tanto necessario quanto complesso: è un percorso che deve svilupparsi su tutto l’arco didattico/educativo e che richiede alla scuola di aprirsi verso l’esterno acquisendo una consapevolezza profonda del rapporto scienza-società. In questo percorso l’intermediazione offerta dalla figura del comunicatore può rivelarsi indispensabile per facilitare il dialogo e raggiungere gli obiettivi. Quali sono la situazione e le prospettive nella scuola italiana?

Luisa Bartoli si occupa da anni anche di formazione degli insegnanti in particolare negli ambiti della didattica per competenze e dell’educazione sostenibile. Ha seguito e segue sperimentazioni relative all’adozione nel programma scolastico della Carta della Terra e delle big ideas della sostenibilità.   

Marco Faggioli, ingegnere ambientale e comunicatore della scienza (di cui è anche cultore della materia). Si occupa di ricerca in campo ambientale, di didattica, di divulgazione e della comunicazione di progetti di ricerca. Collabora e ha collaborato con istituti di ricerca, università, enti pubblici e scuole. 

Claudia Pennacchiotti si occupa di comunicazione della scienza, comprensione e valorizzazione delle relazioni tra scienza e società, studio dei sistemi di competenze, interdisciplinarità nei processi educativi, didattica partecipata. 

Edoardo Severini, si occupa di ecologia delle acque e idrogeologia, focalizzandosi sulla caratterizzazione del ciclo biogeochimico dell’azoto negli agroecosistemi. Con la collega Monia Magri collabora a percorsi di formazione e di educazione all’ecologia fluviale per i docenti e gli studenti delle scuole secondarie. 

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17:45 - 18:45

Aula 005

Mosaico

Non solo giornali, web e tv: la scienza sui “media altri”   

Con Nicola De Bellis, Gianpaolo Di Silvestro, Laura Maggi, Laura Scillitani, Carmen Troiano. Introduce Gianluca Carta

Silent book, caffè, spettacoli teatrali, mostre immersive, ecoturismo e tante altre attività per presentare nuovi modi di creare occasioni educative e di dialogo. Verranno raccontati esempi di come forme mediatiche originali possano contribuire a far discutere di temi sempre più importanti per la scienza e la società. Si parlerà di uomini di Neanderthal e del ruolo delle donne nello studio dell’evoluzione, di come utilizzare strumenti come le newsletter, della percezione del ruolo degli scienziati e delle scienziate e si concluderà con il progetto LIFE WolfAlps EU che lavora sulla coesistenza tra esseri umani e grandi carnivori nelle aree alpine.  

Nicola De Bellis, laureato in Chimica dell’ambiente. Dopo due anni nella ricerca, si è specializzato in comunicazione della scienza. Ha svolto uno stage a Codice; ora collabora con alcune case editrici e si occupa di comunicazione della scienza in diverse forme. 

Gianpaolo Di Silvestro, paleontologo e titolare della Trilobite Design Italia, allestisce musei in tutto il mondo. Ha all’attivo più di 50 campagne di scavo paleontologico e di ricerca. Molti dei suoi modelli e lavori sono esposti nei più prestigiosi musei del mondo. 

Laura Maggi, professore associato al Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell’Università di Roma La Sapienza. Svolge attività di ricerca scientifica nell’ambito delle neuroscienze ed è responsabile delle attività di terza missione del Dipartimento. Socia fondatrice e ricercatrice dell’associazione culturale Formascienza. 

Laura Scillitani, biologa esperta in conservazione della fauna, ha lavorato in progetti nazionali e internazionali in università e aree protette e si è specializzata in comunicazione della scienza. È communication manager al MUSE nel progetto europeo LIFE WolfAlps EU, è parte della redazione di «Scienzainrete» e lavora come divulgatrice scientifica freelance. 

Carmen Troiano, laureata in Neurobiologia all’Università di Roma La Sapienza, ha conseguito il PhD in Scienze biomediche sperimentali all’Università di Padova. Dal 2019 è docente di scuola secondaria di I e II grado. Nel 2022 ha concluso il Master CoSe dell’Università di Parma. Collabora con Pikaia. 

Gianluca Carta, socio Dotik e coordinatore 10LAB. Ha conseguito il Master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste, da oltre dieci anni si occupa di apprendimento informale, inclusione sociale, museologia scientifica e project management. Coordina il 10LAB, science centre di Sardegna Ricerche, progettando attività rivolte a studenti, famiglie e adulti.

giovedì 30 novembre

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9:30 - 10:30

Aula Magna

Plenaria

Donne e scienza: da quale passato verso quale futuro? 

Con Roberto Paura, Martina Rogato, Sandra Savaglio. Modera Sveva Avveduto

In occasione dei venti anni dell’associazione Donne e scienza vengono discussi aspetti e cambiamenti intervenuti nel corso di questi anni: dati, contorno storico-sociale e ruolo delle scienziate. In un’analisi del vicino futuro si prospettano possibili indicazioni su cosa ci si può aspettare, per quale futuro stiamo lavorando e cosa stiamo costruendo. Quali sfide nelle aree dell’educazione, dell’AI, della salute, dell’ambiente e così via? Si intende riflettere sui mutamenti intervenuti nel recente passato e sulle possibili piste che ci riserverà il futuro con un taglio di genere. 

Sveva Avveduto opera nell’area degli studi sociali sulla scienza con attività di ricerca e divulgazione nell’area della politica scientifica ed educativa con particolare riguardo agli studi sulle risorse umane per la ricerca e le questioni di genere nella scienza. Responsabile italiana di progetti di ricerca nazionali e internazionali, autrice di articoli e monografie, co-dirige la rivista «Quaderni di Comunicazione Scientifica». 

Roberto Paura è presidente dell’Italian Institute for the Future, co-fondatore dell’Associazione dei Futuristi Italiani e direttore di «Futuri», rivista italiana di futures studies. Come giornalista scientifico e culturale collabora con diverse testate ed è vicedirettore di «Quaderni d’Altri Tempi». Il suo ultimo libro è Occupare il futuro. Prevedere, anticipare e trasformare il domani (Codice 2022). 

Martina Rogato ha fondato la società di consulenza ESG Boutique ed è co-fondatrice di Young Women Network e Board Member di Human Rights International Corner. È parte di Women20 Italy, engagement group ufficiale del G20 sulla parità di genere, ed è tra i Gender Advisor di Women7 (G7). Secondo Start up Italia è una delle 100 donne che sta cambiando l’Italia.

Sandra Savaglio è astrofisica con esperienza di ricerca in USA e Germania. Nel 2004 appare sulla copertina del «Time» come simbolo dei cervelli in fuga. Nel 2018 pubblica per Mondadori il libro Tutto l’universo per chi ha poco spazio-tempo. È parte del Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. È stata assessore della Regione Calabria. 

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10:30

Aula Magna

Pausa caffè

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11:00 - 11:45

Aula Magna

Dialogo

L’engagement come chiave di innovazione nel giornalismo scientifico

Con Mafe de Baggis, Nicolas Lozito, Elisabetta Tola. Modera Giulia Bonelli

Nell’era digitale, il coinvolgimento attivo del pubblico è un asse portante di qualunque forma di comunicazione, incluso il giornalismo scientifico. La pandemia, la crisi climatica e le sfide portate dall’intelligenza artificiale dimostrano il ruolo cruciale dell’engagement nella diffusione dell’informazione su temi che hanno un impatto su tutta la società. Obiettivo del dialogo sarà riflettere su come stia cambiando il concetto di engagement nel parlare di temi quali salute, clima e IA, raccontando alcune esperienze innovative di engagement nel giornalismo scientifico. 

Giulia Bonelli, giornalista scientifica freelance, è consulente dell’agenzia di comunicazione della scienza formicablu, dove si occupa di progetti europei, media training e metodi partecipativi. Scrive regolarmente e produce prodotti multimediali per «Global Science», magazine dell’Agenzia Spaziale Italiana. È co-fondatrice del centro di giornalismo scientifico indipendente Facta.eu. 

Mafe de Baggis, progetta e gestisce iniziative di comunicazione. All’attività di consulenza di comunicazione e di progettazione di piani editoriali e di presenza negli ambienti sociali online (community, blog, social media) associa la formazione (in aula e personale) e la scrittura. Il suo ultimo libro, con Alberto Puliafito, è In principio era ChatGPT (Apogeo 2023). 

Nicolas Lozito è giornalista ambientale per «La Stampa». Fino al 2021 ha lavorato al «Messaggero» di Roma. Cura la newsletter “Il colore verde”, una rassegna settimanale di idee, analisi e storie sul clima, e il podcast Verde Speranza (OnePodcast/La Stampa), un daily di pillole contro l’eco-ansia. 

Elisabetta Tola, giornalista scientifica, è co-fondatrice dell’agenzia di comunicazione scientifica formicablu e del progetto indipendente Facta.eu. Conduttrice di Radio3Scienza e caporedattrice di «Il Bo Live». Docente di giornalismo e AI al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. 

 

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11:00 - 11:45

Aula 128-129

Dialogo

Gamebased Science Learning: il ruolo delle istituzioni scientifiche  

Con Rita Blanos, Fabio Chiarello, Sara Ricciardi. Modera Matteo Bisanti

Il Game-based Science Learning (GBSL, in italiano “apprendimento delle scienze basato sul gioco”) è un approccio educativo che utilizza giochi ed esperienze simili al gioco per aumentare il coinvolgimento su un tema scientifico. Il gioco è uno strumento potente per l’apprendimento e consente il coinvolgimento della cittadinanza in modo più diretto, favorendo lo sviluppo del pensiero critico. In questo contesto, gli enti di ricerca possono portare un contributo attivo disegnando progetti educativi e di outreach che stimolino una profonda cittadinanza scientifica  

Matteo Bisanti si occupa principalmente di ricerca sul gioco, della comunicazione di contenuti scientifici attraverso strumenti di gioco e della valutazione di progetti che includono contesti di educazione informale. È membro del comitato scientifico del Game Science Research Center.  

Rita Blanos ha condotto ricerche nel campo del telerilevamento e partecipato a diverse spedizioni scientifiche a bordo di Explora, la nave dell’OGS. Dal 2017 si occupa principalmente di progetti educativi per le scuole di ogni ordine e grado. È membro del comitato scientifico del Game Science Research Center. 

Fabio Chiarello, fisico e ricercatore, esperto in tecnologie quantistiche con dispositivi superconduttori. Si occupa di divulgazione scientifica con conferenze, laboratori ed eventi. È attivo nello studio dell’uso dei giochi da tavolo e del game design per la didattica e la divulgazione. 

Sara Ricciardi si occupa di cittadinanza scientifica e didattica della scienza, vicedirettrice del IAU-Office of Astronomy for Education Center Italy e del Game Science Research Center. Professoressa a contratto al Dipartimento di Scienza dell’educazione “Giovanni Maria Bertin”, Università di Bologna. 

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11:00 - 11:45

Aula 005

Mosaico

Immergersi nella scienza: la realtà virtuale per immaginare e sensibilizzare 

Con Chiara D’Errico, Francesco Scarel, Marcos Valdes. Introduce Michele Bellone

copriamo quale può essere l’apporto di nuove tecnologie, come i visori di realtà virtuale, nel comunicare la scienza. Ascoltiamo la presentazione di quattro progetti: You Are Darwin, un percorso emozionale e tecnologico che segue lo scienziato a bordo del Beagle; Pulsar: a Tale of Cosmic Clocks, per scoprire la scienza degli oggetti astronomici compatti, con un occhio al ruolo delle donne in questo campo; LeDIS – leggi di scienza, una nuova esperienza di lettura multimediale; Cenere memorie, uno strumento culturale per sensibilizzare e promuovere soluzioni ai problemi legati al cambiamento climatico 

Chiara D’Errico è laureata in Chimica con un curriculum nella chimica organica e biomolecolare, ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA e si occupa di divulgazione scientifica, con i social e articoli, e lavora per il CNR con il progetto LeDiS. Ha pubblicato due podcast. 

Francesco Scarel è docente al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA e filmmaker freelance. In ambito artscience si occupa di ideare, sviluppare e facilitare progetti interdisciplinari di comunicazione scientifica con linguaggi artistici. Tra le varie collaborazioni: AREA Science Park, Immaginario Scientifico, SISSA, PiNA, Ip4FVG, Trieste Contemporanea. 

Marcos Valdes è astrofisico, divulgatore e tra i soci fondatori di VIS – Virtual Immersions in Science, primo spin-off nella storia della Scuola Normale Superiore di Pisa, specializzato nella produzione di materiale multimediale per la divulgazione scientifica, tra cui documentari video di diversa tipologia e lunghezza, che coinvolgono applicazioni 3D in VR/AR, exhibit immersivi e interattivi con l’utilizzo di sistemi digitali innovativi. 

Michele Bellone scrive su “Le Scienze”, è l’editor di Codice Edizioni e il coordinatore scientifico del Festival delle Scienze di Roma. Insegna storytelling e comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste e all’Università di Pavia, ed è membro della giuria del premio Gioco di Ruolo dell’Anno di Lucca Comics & Games.

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11:00 - 12:30

Aula Pietro Greco (130)

Laboratorio

Let’s COALESCE! per la formazione in comunicazione della scienza

Con Alessandra Fornetti, Ilda Mannino, Paola Rodari

Una comunicazione della scienza di qualità ha bisogno di comunicatori sempre più preparati. Tuttavia, l’offerta formativa europea mette in evidenza una notevole discontinuità e diversità. Nel laboratorio i partecipanti sono coinvolti nell’identificare, a partire dall’analisi dei bisogni e dell’offerta, proposte formative per integrare l’attuale panorama educativo. Il lavoro si inserisce in COALESCE, progetto che mira a creare una Academy dedicata alla formazione come parte del Competence Center Europeo sulla comunicazione della scienza. Se lo desiderano i partecipanti possono così entrare a far parte della comunità del Competence Center. 

Alessandra Fornetti coordina le attività di ricerca e formazione su comunicazione della scienza. Per oltre vent’anni si è occupata di sostenibilità (capacity building) e comunicazione, lavorando con decisori politici e programmi di studio internazionali. Ha coordinato il progetto QUEST e fa parte di COALESCE, che sviluppa il Competence Center europeo sulla comunicazione della scienza.   

Ilda Mannino, dottoressa in Scienze ambientali, si occupa di sostenibilità e di comunicazione della scienza. Nel progetto QUEST ha coordinato lo sviluppo dei toolkit per la formazione degli scienziati e delle raccomandazioni per i decisori politici. Fa parte di COALESCE, collaborando alla creazione di una academy internazionale.  

Paola Rodari ha più di 30 anni di esperienza nel public engagement. Ha partecipato a diversi progetti europei che mirano all’ideazione e sperimentazione di metodi innovativi per la comunicazione della scienza. Organizza e insegna in molti corsi di formazione dedicati a ricercatori e professionisti. 

 

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12:00 - 12:45

Aula Magna

Dialogo

La scienza sa di colonialismo? False credenze tra nord e sud del mondo  

Con Anna D’Errico, Roberta Villa

Il metodo scientifico ha un valore universale? Un dialogo sull’egemonia culturale che il Nord del mondo ha stabilito sugli altri continenti e su come può aver favorito la sfiducia di molte popolazioni nei confronti della scienza – percepita come espressione di un retaggio coloniale. Dipende forse dal nostro modo di comunicare? Come uscirne? Quali sono le differenze e i punti di contatto tra la diffusione di false credenze in Europa e Stati Uniti rispetto a quello che accade in Africa, Asia, America Latina? È possibile trovare un dialogo e un nuovo modo di fare e comunicare scienza e salute?  

Anna D’Errico, neuroscienziata, performer, autrice e divulgatrice scientifica. Ha fatto ricerca alla SISSA, al Max Planck Institute of Biophysics. Cura e conduce percorsi di arte e scienza, corsi intensivi di divulgazione scientifica, comunicazione e didattica.  

Roberta Villa da oltre trent’anni collabora con vari siti e testate giornalistiche. Ha partecipato a progetti europei sulla comunicazione della scienza, e dei vaccini in particolare, cui ha dedicato due dei suoi libri. Di questo e altro parla sui social media o in conferenze e lezioni, anche al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA.   

 

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12:00 - 12:45

Aula 128-129

Dialogo

Il caso dellorsa JJ4, i media e la tempesta perfetta 

Con Mauro Fattor, Adriano Martinoli, Filippo Zibordi. Modera Marco Ferrari

La prima aggressione mortale di un orso nei confronti di un uomo, in Trentino-Alto Adige, ha scatenato uno tsunami. La sorte di JJ4 e la gestione dei grandi carnivori si sono tramutati in notizia mainstream, ring per opinionisti e tuttologi. La tavola rotonda ha come obiettivo l’analisi della distonia tra media generalisti e capacità di risposta della scienza. Lo sguardo si allarga poi a un mondo dove il solco urbano-rurale è sempre più profondo e la gestione degli animali complessi delegata ai paesi poveri, con una doppia morale che tocca i temi dell’equità sociale e della responsabilità collettiva. 

Mauro Fattor, laureato in Filosofia a Milano, ha studiato etologia a Vienna. Si occupa da oltre 30 anni del rapporto tra società, ambiente e media con particolare riferimento al ritorno dei grandi predatori sulle Alpi. Giornalista professionista dal 1990, già caporedattore, è attualmente docente al Master FaunaHD.  

Marco Ferrari, biologo, dopo 4 anni di ricerca inizia la carriera di comunicatore scientifico. Ha collaborato con riviste, enciclopedie, quotidiani e mezzi audiovisivi. Ha scritto e tradotto libri su temi di scienze della vita, evoluzione e conservazione. Ha collaborato per 20 anni con la rivista «Focus».  

Adriano Martinoli, zoologo, si occupa di specie di peculiare interesse ecologico e conservazionistico, con ricerche focalizzate anche sulle interazioni uomo-fauna. Impegnato anche nell’ambito della divulgazione e della didattica scientifica. Docente di Zoologia e Conservazione della fauna. 

Filippo Zibordi, laureato in Scienze naturali, svolge attività di conservazione e comunicazione della fauna alpina, con particolare riferimento ai grandi carnivori. Giornalista pubblicista, è autore di libri e articoli sulle problematiche dell’ecosistema alpino, nonché docente e manager didattico del Master FaunaHD. 

 

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12:00 - 12:45

Aula 005

Mosaico

Viandanza scientifica: quando camminare significa conoscere    

Con Cinzia Belmonte, Chiara Di Benedetto, Francesca Iannelli, Giada Rossi. Introduce Fabiana Zollo

Proviamo a immaginare gli spazi da una nuova prospettiva: quella della scienza, dei temi a essa legati e della sua storia e di come creare azioni di public engagement. “Passi verso la neutralità climatica” è una camminata nel Carso triestino intermezzata da interviste mentre “Le vie della scienza” ripercorre la toponomastica del quartiere romano Marconi per raccontare biografie di scienziati, proponendo nuove strade da intitolare a scienziate. Parliamo anche di itinerari tematici, visite guidate e mappe illustrate. Infine, scopriamo come un osservatorio, Virgo, possa ri-organizzarsi per accogliere turisti nei suoi spazi. 

Cinzia Belmonte, laureata in Matematica, con un PhD in Astronomia, è docente nelle scuole superiori, ricercatrice in Comunicazione e Didattica della scienza, autrice e regista teatrale, curatrice di eventi. Studia la relazione tra arte e scienza e tra le rispettive pedagogie, con attenzione al ruolo dello spazio e del corpo. 

Chiara Di Benedetto si occupa di progetti di comunicazione per la ricerca e la scienza, con particolare attenzione alle attività di sensibilizzazione e public engagement. Collabora con enti di ricerca, università, parchi naturali e faunistici. Ha fondato Studio Bleu di cui è Head of Strategy ed è docente all’Università di Padova e all’Università Statale di Milano. 

Francesca Iannelli, giornalista professionista, è la portavoce di Caterina Petrillo, presidente di Area Science Park, ente nazionale di ricerca per cui lavora dal 2009. Si occupa di comunicazione, media relations e organizzazione eventi. Ha lavorato per la SISSA ed Elettra Sincrotrone Trieste. Ha scritto di scienza e innovazione per diverse testate. 

Giada Rossi, dopo la laurea in Astronomia all’Università di Bologna, ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. Si occupa di comunicazione all’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO), istituzione che ospita il rivelatore di onde gravitazionali Virgo. 

Fabiana Zollo, si occupa dello studio delle dinamiche sociali e informative nei media digitali. È responsabile di diversi progetti internazionali su tematiche quali l’infodemia, l’hate speech, e la comunicazione della scienza. Collabora con European Food Safety Authority come esperta nel gruppo di lavoro Social Research. 

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12:45 - 14:15

Aula Magna

Pausa pranzo

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14:15 - 15:15

Aula Magna

Plenaria

20 anni di Scienza e Società   

Con Giuseppe Pellegrini, Andrea Rubin, Barbara Saracino. Modera Massimiano Bucchi

Da venti anni Observa pubblica con il Mulino l’Annuario Scienza Tecnologia e Società, una guida essenziale per comprendere i rapporti tra scienza, tecnologia e società e i loro cambiamenti. L’Annuario offre ogni anno dati originali e comparabili in chiave internazionale che permettono di monitorare le principali tendenze nella percezione pubblica di scienza e tecnologia: alfabetismo, fiducia nella scienza, esposizione alla comunicazione, atteggiamenti verso temi specifici (energia nucleare, clima, tecnologie digitali). In occasione della ventesima edizione speciale dell’Annuario, la tavola rotonda mette in luce continuità e cambiamenti in questi vent’anni, mettendo in discussione alcuni diffusi luoghi comuni. 

Massimiano Bucchi, professore di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento, è stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. È autore di saggi in riviste internazionali quali «Nature», «Science», «PLOS ONE» e di una decina di libri pubblicati in oltre venti Paesi. Tra i più recenti Confidenze digitali (il Mulino 2023). Collabora con il «Corriere della Sera» e «Il Foglio».   

Giuseppe Pellegrini sociologo e presidente di Observa Science in Society, si occupa da più di vent’anni di rapporti tra scienza tecnologia e società, partecipazione pubblica e comunicazione della ricerca. È docente di Innovazione Tecnologia e Società all’Università di Trento. Ha curato numerose edizioni dell’Annuario Scienza Tecnologia e Società

Andrea Rubin, ricercatore in Sociologia all’Università di Ferrara, si occupa di Science and Technology Studies e in particolare di sociologia della scienza e della tecnologia, sociologia dell’innovazione, comunicazione pubblica della scienza e della tecnologia e public engagement in S&T. 

Barbara Saracino è professoressa associata all’Università di Bologna, dove insegna Metodologia della ricerca politica e sociale e Scienza, società e public engagement. È esperta di tecniche di indagine e di analisi dei dati sia quantitative sia qualitative. Coordina le attività dell’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società di Observa Science in Society. 

 

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15:15

Aula Magna

Pausa caffè

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15:45 - 16:30

Aula Magna

dialogo

Quanto è aperto l’open access? – Ricerca, biblioteche ed editoria in dialogo 

Con Eva Babonich, Nino Grizzuti, Aldo Rampioni. Modera Lorenzo Carta

La spinta verso l’open access è cresciuta molto negli ultimi anni e in questa fase di transizione convivono diversi modelli. Quali sono le principali sfide di questa transizione? Come cambierà il panorama dell’accesso al sapere scientifico nei prossimi anni? Quali conseguenze per la società? Con questo dialogo, cerchiamo di rispondere a questi e altri interrogativi. 

Eva Babonich, responsabile della biblioteca del Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (ICTP), ha molti anni di esperienza nella gestione delle biblioteche avendo lavorato presso la biblioteca di TU Graz e la biblioteca pubblica di Vienna. È una forte sostenitrice del ruolo delle biblioteche nella promozione di una ricerca aperta ed equa. 

Lorenzo Carta, dopo aver studiato filosofia all’Università di Pisa, ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA. Si interessa di politiche della scienza e comunicazione del rischio. Per SISSA Medialab si occupa di public engagement ed evaluation. 

Nino Grizzuti, professore di Ingegneria chimica all’Università di Napoli, dove svolge ricerca nel campo della reologia e della microstruttura della soft matter. È coordinatore del gruppo CARE della CRUI, che gestisce i contratti consortili di editoria digitale di università ed enti di ricerca. 

Aldo Rampioni, CEO di SISSA Medialab, è stato precedentemente responsabile del programma di fisica matematica per Springer Nature. Fisico di formazione, con un dottorato di ricerca in Sistemi complessi all’Università di Firenze, ha svolto attività di ricerca nelle Università di Groningen e di Bologna. 

 

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15:45 - 16:30

Aula 005

dialogo

Sarà larte a raccontare la scienza? 

Con Marco Bassan, Paolo Naldini, Camilla Rossi Linnemann. Modera Vincenzo Napolano

Dall’Intelligenza artificiale alle crisi ambientali fino alle ricerche della cosmologia. L’arte contemporanea, nel suo sforzo di interpretare con immaginari estetici e di significato inediti i nodi problematici o le grandi innovazioni della contemporaneità, mette a fuoco sempre più spesso i temi caldi e le ultime istanze della ricerca scientifica e tecnologica. Queste ricerche artistiche e le parallele iniziative dei musei d’arte contemporanea o di centri culturali “ibridi”, stanno sperimentando di fatto nuovi formati di comunicazione della scienza, allargandone la prospettiva e le valenze. 

Marco Bassan è curatore d’arte contemporanea e co-fondatore di Spazio Taverna. Ha curato progetti per istituzioni quali il MAECI, Fondazione CDP, CONAI, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Parco Archeologico dell’Appia e la Biennale di Gubbio. È docente e coordinatore scientifico presso il corso Art Manager dell’European Institute of Innovation for Sustainability

Paolo Naldini ha conseguito la laurea in Economia all’Università di Torino. Dal 2000 collabora alla creazione e alla gestione della Fondazione di Michelangelo Pistoletto, Cittadellarte, dove svolge il ruolo di direttore generale. Collabora all’ideazione e al management non solo degli aspetti gestionali e strategici, ma anche dei contenuti intellettuali.

Camilla Rossi-Linnemann è Coordinatore Partnership Internazionali al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Coltiva la ricerca sulle forme e le modalità con cui i musei scientifici incorporano pratiche artistiche. Ha curato il libro Art in science museums: towards a postdisciplinary approach (Routledge 2020). 

Vincenzo Napolano è responsabile della comunicazione dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) di Pisa ed è stato comunicatore scientifico all’INFN. Ha realizzato eventi di comunicazione scientifica, installazioni e mostre all’incrocio tra arte e scienza con fondazioni, musei d’arte e scienza e festival culturali in Italia e all’estero. 

 

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15:45 - 16:30

Aula 004

Mosaico

Ciò che i media dicono quando trattano la scienza 

Con Fabio Ambrosino, Nicola Bressi. Introduce Gianluca Dotti

Sulla stampa, in televisione, in radio così come sui social media: come si parla di scienza? Vengono proposti alcuni casi studio per analizzare come questa rappresentazione contribuisca all’immagine pubblica di chi produce e comunica la scienza. Cominciamo parlando di ambito sanitario e di come si affrontino gli ultimi studi medici sui media italiani. Continuiamo analizzando come cambi l’atteggiamento davanti a temi diversi, come il covid, gli orsi o i mufloni del giglio. 

Fabio Ambrosino è web editor presso l’agenzia Think2it, dove si occupa di comunicazione e formazione in ambito medico-sanitario. Dal 2022 è membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Alessandro Liberati – Cochrane Affiliate Centre, impegnata nella promozione della evidence-based medicine in Italia. 

Nicola Bressi, naturalista, già direttore dei musei di Trieste, oggi ne è curatore. Si occupa di gestione della natura, tra economia, biodiversità e specie con cui abbiamo, o a cui diamo, problemi di convivenza: dai lupi alle zanzare. Collabora col Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA e divulga su Twitter/X. 

Gianluca Dotti, giornalista e divulgatore freelance classe 1988, dopo la laurea in fisica a Modena ottiene due master in comunicazione della scienza, alla SISSA di Trieste e a Ferrara. Ha tra le collaborazioni Wired, Il Sole 24 Ore, Mediaset, StartupItalia, OggiScienza, Festival della Comunicazione, Linc e Youris.

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15:45 - 17:15

Aula Pietro Greco (130)

Laboratorio

La comunicazione assertiva al servizio della scienza 

Con Gabriele Tedesco

L’approccio innovativo che vuole proporre questo laboratorio è l’utilizzo della comunicazione assertiva nell’ambito della comunicazione della scienza. La comunicazione assertiva permette di parlare e interagire con gruppi o singoli, considerando e rispettando i diritti e le opinioni altrui ma allo stesso tempo tutelando la propria posizione, con i suoi bisogni, idee ed esigenze. Attraverso un’esercitazione pratica il partecipante ha l’occasione di apprendere nuovi strumenti da utilizzare nella comunicazione interpersonale potendo così affrontare al meglio ogni controversia scientifica. 

Gabriele Tedesco, ingegnere di formazione, si è successivamente specializzato nella comunicazione interpersonale e scientifica. Lavora come libero professionista nella comunicazione, nell’editoria scolastica e insegna meccanica alle scuole superiori. 

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16:45 - 17:30

Aula Magna

Dialogo

Comunicare bene la ricerca: sfida o missione impossibile?

Con Caterina Falbo, Alessandra Fornetti, Ilda Mannino. Modera Massimiano Bucchi

Numerosi studi evidenziano una crescente attenzione e uso di risorse da parte delle istituzioni accademiche e di ricerca alla comunicazione pubblica della scienza. Tale apertura è ben documentata a livello politico, di università o di singoli ricercatori. Tuttavia, in molti casi, non corrisponde un reale cambiamento della cultura istituzionale rispetto alla comunicazione della ricerca e al public engagement. A partire dai risultati del Simposio internazionale PCST di Venezia, apriamo il dialogo con esperti nazionali per discutere come sta cambiando la domanda di comunicatori e comunicatrici della scienza nelle università e come affrontare tale cambiamento. 

Massimiano Bucchi, professore di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento, è stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. È autore di saggi in riviste internazionali quali «Nature», «Science», «PLOS ONE» e di una decina di libri pubblicati in oltre venti Paesi. Tra i più recenti Confidenze digitali (il Mulino 2023). Collabora con il «Corriere della Sera» e «Il Foglio». Caterina Falbo, professoressa di Lingua e Traduzione e di Lingua francese, nel Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione (IUSLIT) dell’Università di Trieste. È collaboratrice del rettore per la terza missione e divulgazione scientifica. 

Caterina Falbo, professoressa di Lingua e Traduzione e di Lingua francese, nel Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione (IUSLIT) dell’Università di Trieste. È collaboratrice del rettore per la terza missione e divulgazione scientifica.

Alessandra Fornetti coordina le attività di ricerca e formazione su comunicazione della scienza. Per oltre vent’anni si è occupata di sostenibilità (capacity building) e comunicazione, lavorando con decisori politici e programmi di studio internazionali. Ha coordinato il progetto QUEST e fa parte di COALESCE, che sviluppa il Competence Center europeo sulla comunicazione della scienza.   

Ilda Mannino, dottoressa in Scienze ambientali si occupa di sostenibilità e di comunicazione della scienza. Nel progetto QUEST ha coordinato lo sviluppo dei toolkit per la formazione degli scienziati e delle raccomandazioni per i decisori politici. Fa parte di COALESCE, collaborando alla creazione di una academy internazionale.  

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16:45 - 17:30

Aula 005

Mosaico

Le istituzioni sul web: esperienze innovative di divulgazione digitale 

Con Irene Fabbri, Egizia Marzocco, Walter Riva, Rita Russo. Introduce Andrea Rubin

Università e istituzioni scientifiche hanno ormai il bisogno di usare lo spazio del web per valorizzare la propria ricerca, per coinvolgere nuovi pubblici e per esserci in un luogo così frequentato dai più giovani. Vediamo due esperienze di web tv, Hack e Destinazione Cosmo, e a due di web magazine, «Scienza e Lode» e «Agenda17», per scoprire come hanno unito divulgazione e media digitali. Infine, analizzeremo il caso del gioco digitale Smogville della Fondazione Umberto Veronesi dedicato a studenti dai quattordici anni in su per sensibilizzarli sul tema dell’inquinamento dell’aria. 

Irene Fabbri, laureata in Fisica, è redattrice e web developer di «Agenda17», webmagazine del Laboratorio DOS dell’Università di Ferrara, dove ha conseguito il Master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza. Co-organizza lo spazio di comunicazione della scienza di Festivaletteratura. 

Egizia Marzocco, insieme ai colleghi dell’area da lei diretta, coordina e progetta le attività di comunicazione e public engagement dell’Università di Camerino. È direttrice responsabile della webzine «Scienza e Lode» e della web radio «Unicam». Social media manager, membro del direttivo AICUN e presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana Marche. 

Walter Riva presiede il Comitato Antikythera che gestisce il planetario di Imperia. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA con una tesi sui planetari. Lavora all’Università di Genova dove si occupa di terza missione. Scrive per «Il Secolo XIX» ed è direttore della rivista «Cosmo». Fa parte del project office della rete Prisma (INAF). 

Rita Russo è laureata in Scienze della comunicazione e ha conseguito un master di II livello in Research innovation manager. È iscritta all’Albo dei giornalisti della Calabria, direttore responsabile del giornale «Cosenza Post». Lavora nell’Area ricerca, innovazione e impatto sociale dell’Università della Calabria. 

Andrea Rubin è ricercatore in Sociologia all’Università di Ferrara, si occupa di Science and Technology Studies e in particolare di sociologia della scienza e della tecnologia, sociologia dell’innovazione, comunicazione pubblica della scienza e della tecnologia e public engagement in S&T.

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16:45 - 17:30

Aula 004

Mosaico

La scienza per tutti: strumenti, metodi e approcci per essere più inclusivi 

Con Alexandra Borissova Saleh, Angela Casagrande, Anna Lilian Gardossi, Anita Zanella. Introduce Gianluca Carta

Quando creiamo prodotti di comunicazione, non possiamo più non considerare l’equità e la diversità. Una comunicazione della scienza più inclusiva significa cercare di allargare la platea di chi partecipa così come inserire persone marginalizzate già in fase di progettazione. Scopriamo ciò che viene già fatto, come il progetto INCA per comunicare l’astronomia a persone cieche e ipovedenti e SLE-GO, che si indirizza a cittadini e cittadine per parlare di responsabilità ambientale, e le letture con teatrini di legno in LIS di un museo. Infine, analizziamo le difficoltà che si possono incontrare nella realizzazione di eventi più inclusivi e di come superarle.  

Alexandra Borissova Saleh, PhD, ex-direttrice della piattaforma nazionale russa della citizen science. Membro del direttivo di Public Communication of Science and Technology Network (PCST) e Science Writers in Italy (SWIM). Attualmente giornalista freelance e consulente E-Quadrat Science+Education. 

Angela Casagrande, laureata in Scienze biologiche con specializzazione in Ecologia all’Università di Parma. Da oltre 10 anni educatrice museale al MUSE di Trento e da febbraio 2023 assistente museale dedicata prioritariamente al settore della prima infanzia. 

Anna Lilian Gardossi, laureata in Ecologia dei cambiamenti globali e assegnista di ricerca all’Università di Udine per il progetto europeo “Sviluppo di nuovi strumenti per l’analisi e mappatura di elementi del paesaggio”. 

Anita Zanella, dopo il dottorato di ricerca al Commissariat Energie Atomique C.E.A e la fellowship allo European Southern Observatory è ricercatrice presso l’INAF. Lavora sulle proprietà ed evoluzione delle galassie, oltre che sulla possibilità di rappresentare i dati astronomici attraverso il suono, a scopo sia divulgativo che didattico. 

Gianluca Carta, socio Dotik e coordinatore 10LAB. Ha conseguito il Master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste, da oltre dieci anni si occupa di apprendimento informale, inclusione sociale, museologia scientifica e project management. Coordina il 10LAB, science centre di Sardegna Ricerche, progettando attività rivolte a studenti, famiglie e adulti.

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17:45 - 18:45

Aula 128-129

Dialogo

Evento speciale: Scienza per tutti? Il caso “GiovedìScienza” e le strategie per l’educazione civica alla scienza

Con Nico Pitrelli, Mariachiara Tallacchini. Modera Luigi Civalleri

L’associazione torinese CentroScienza da 37 anni organizza GiovedìScienza, ciclo di conferenze gratuite per il grande pubblico, in cui sperimenta forme di comunicazione diverse dal classico talk frontale. Il contesto in continuo cambiamento rende indispensabili riflessioni sulle modalità di coinvolgimento del pubblico. Allargando il discorso, e prendendo spunto dal Manifesto per un’educazione civica alla scienza (Codice 2023) di Pitrelli e Tallacchini, ci chiediamo: che direzione dare alla “scienza per tutti” oggi? Che tipo di impatto hanno sui cittadini appuntamenti come GiovedìScienza? Come è cambiata la partecipazione del mondo della ricerca? Con quale senso e ricadute? 

Luigi Civalleri, matematico di formazione, si dedica da anni alla comunicazione scientifica. È traduttore (ha tradotto, tra gli altri, Spillover, di David Quammen), consulente editoriale e organizzatore di eventi scientifici. Insegna al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. 

Nico Pitrelli è direttore del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA e responsabile dell’ufficio comunicazione presso la stessa istituzione. Studia le modalità con cui la conoscenza scientifica è diffusa e recepita in diversi contesti. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il giornalismo scientifico (Carocci 2021), Manifesto per un’educazione civica alla scienza (con Mariachiara Tallacchini, Codice 2023). 

Mariachiara Tallacchini si occupa da molti anni di regolazione della scienza e democrazia ed è autrice di numerose pubblicazioni specialistiche sul rapporto tra conoscenza scientifica e diritto. Insieme a Nico Pitrelli ha pubblicato il saggio Manifesto per un’educazione civica alla scienza (Codice 2023). 

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17:45 - 18:30

Aula 005

Dialogo

Mamma, cosè questa citizen science?

Con Evelina Isola, Mirella Orsi, Massimiliano Razzano. Modera Alexandra Borissova Saleh

Secondo il dizionario di Oxford, la scienza dei cittadini è un lavoro scientifico intrapreso da membri del pubblico in generale, spesso in collaborazione con o sotto la direzione di scienziati professionisti e istituzioni scientifiche. In realtà, è un fenomeno molto “poliedrico”, e ogni stakeholder lo vede dando più peso all’uno o all’altro aspetto. Per i ricercatori è una risorsa, per gli esperti di educazione è uno strumento di insegnamento, i comunicatori scientifici lo usano per la comunicazione, e i responsabili politici e i manager scientifici vogliono soprattutto il coinvolgimento della comunità. 

Alexandra Borissova Saleh, PhD, ex-direttrice della piattaforma nazionale russa della citizen science. Membro del direttivo di Public Communication of Science and Technology Network (PCST) e Science Writers in Italy (SWIM). Attualmente giornalista freelance e consulente E-Quadrat Science+Education. 

Evelina Isola, naturalista e dottore di ricerca in Scienze della terra, esperta di divulgazione scientifica ed educazione alla sostenibilità. È membro della International Union for Conservation of Nature ed è educational officer all’ufficio comunicazione ed educazione alla sostenibilità di Istituto Oikos. 

Mirella Orsi, science writer, divulgatrice scientifica e coordinatrice di Between Science & Society Hub dell’Italian Institute for the Future. Vicepresidente dell’Associazione Donne e Scienza e membro dell’Association of British Science Writers, è coautrice di Prime. Dieci Scienziate per l’ambiente (Codice 2023). 

Massimiliano Razzano si occupa di onde gravitazionali e di astrofisica multimessaggera, ed è membro delle collaborazioni scientifiche Virgo, Einstein Telescope e Fermi-LAT. Giornalista scientifico, si dedica alla divulgazione scientifica e alla citizen science con il progetto GWitchHunters. 

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17:45 - 18:30

Aula 004

Mosaico

L’immagine istituzionale della ricerca: innovazione, sfide e comunità 

Con Vincenzo Napolano, Igor Piumetti, Marcello Turconi. Introduce Gianluca Dotti

Comunicare i progetti creati da reti di diversi istituti di ricerca può rappresentare una sfida per le istituzioni stesse. Per molti, sono ormai sfide quotidiane di volontà, coordinamento e organizzazione. Come gestire queste sfide per trasformarle in opportunità? Ascolteremo tre differenti esempi: il consorzio europeo di infrastrutture di ricerca CERIC-ERIC per la ricerca nella caratterizzazione di materiali, lo Spoke 7 dell’Ecosistema dell’Innovazione NODES e le grandi collaborazioni internazionali sulla ricerca sulle onde gravitazionali.

Vincenzo Napolano è responsabile della comunicazione dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) di Pisa ed è stato comunicatore scientifico all’INFN. Ha realizzato eventi di comunicazione scientifica, installazioni e mostre all’incrocio tra arte e scienza con fondazioni, musei d’arte e scienza e festival culturali in Italia e all’estero.

Igor Piumetti, socio AICUN, formatore per il Consorzio Interuniversitario sulla formazione (Co.In.Fo. – UniCOM) e professore a contratto, ha operato nell’ambito della comunicazione e del marketing. Attualmente lavora all’Università di Torino (Direzione innovazione) e come communication & dissemination manager nell’ecosistema NODES.

Marcello Turconi ha conseguito il PhD in Neuroscienze all’Università di Trieste e il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. Ha collaborato con agenzie di comunicazione, case editrici, istituti di ricerca (UniMi, IIT) ed eventi di divulgazione (Festival della Scienza di Genova). Ora è responsabile della comunicazione scientifica di CERIC-ERIC.

Gianluca Dotti giornalista e divulgatore freelance classe 1988, dopo la laurea in fisica a Modena ottiene due master in comunicazione della scienza, alla SISSA di Trieste e a Ferrara. Ha tra le collaborazioni Wired, Il Sole 24 Ore, Mediaset, StartupItalia, OggiScienza, Festival della Comunicazione, Linc e Youris.

venerdì 1 dicembre

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9:00 - 10:00

Auditorium Revoltella

Senti chi parla (di scienza)

Saluti introduttivi a cura di Feltrinelli Education

Con Fabio Chiusi, Sergio Della Sala, Ruggero Rollini. Modera Agnese Collino

In un panorama in continua trasformazione, l’identità degli attori della comunicazione della scienza è costantemente in evoluzione: cambiano figure, ruoli, contesti e mezzi. Domandarsi chi oggi parla di scienza, chi dovrebbe parlarne e come, è quindi sempre attuale: in questo incontro si partirà dal chiedersi come definire chi sia un “esperto” e se l’expertise sia un requisito necessario e sufficiente per comunicare la scienza, per poi confrontare il punto di vista di chi da accademico è fortemente impegnato nella comunicazione al pubblico, di chi comunica principalmente sui social e di chi indaga il ruolo di nuovi strumenti come l’intelligenza artificiale generativa. 

Agnese Collino, PhD in Oncologia molecolare con un master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza, è supervisore scientifico in Fondazione Veronesi, dove svolge attività di divulgazione per adulti e ragazzi, ed è responsabile del Comitato Organizzativo Scienza e Innovazione di BergamoScienza.  

Fabio Chiusi gestisce il progetto Automation on the Move, su automazione e migrazioni, presso la ngo ong tedesca AlgorithmWatch, e insegna all’Università di San Marino. È autore di diversi saggi, tra cui il recente L’uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk (Bollati Boringhieri 2023).  

Sergio Della Sala ha scritto oltre 700 lavori sperimentali in riviste peer-reviewed sul rapporto tra cervello e comportamento umano. È editor-in-chief della rivista di neuroscienze «Cortex» e Fellow della Royal Society. È presidente del CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP).   

Ruggero Rollini racconta la chimica e il suo rapporto con la quotidianità. Lo fa sui social, sui giornali, in televisione e dal vivo. Ha scritto C’è chimica in casa (Mondadori 2022) e ha collaborato a Superquark+ (RaiPlay) e Noos (Rai1). 

L’evento è realizzato con il supporto di Feltrinelli Education. 

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10:00 - 11:00

Auditorium Revoltella

Ci può essere innovazione senza comunicazione?

Con il supporto di INEST

Con Elisabetta Delponte, Francesca Iannelli, Gianluigi Rozza, Massimo Sideri. Modera Luca De Biase

La domanda del titolo di questo panel è, inutile dirlo, retorica. Non ci può essere innovazione senza comunicazione. Innovare significa infatti saper lavorare in squadra, saper valorizzare idee che arrivano da ambiti anche molto diversi tra di loro, saper ascoltare i clienti, i cittadini, i partner, gli scienziati. Tutti aspetti che mettono la comunicazione al centro del raggiungimento degli obiettivi delle iniziative di innovazione. In questo panel viene affrontato il tema da prospettive diverse, da quelle dei media a quella istituzionale, da quella aziendale a quella scientifica, con un particolare riferimento, in questo caso, a progetti nell’ambito del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

Luca De Biase, giornalista e scrittore, editorialista a «Il Sole 24 Ore» e «La Svolta», è direttore del Media Ecology Research Network di Re-imagine Europa a Bruxelles e coordinatore editoriale di Imminent, centro di ricerca sul multilinguismo nell’economia digitale. Ha vinto nel 2016 il James Carey Award for Outstanding Media Ecology Journalism. 

Elisabetta Delponte, laureata in Ffisica, con un PhD in Informatica e un Master in Comunicazione della Scienza, si occupa di AI e tecnologia da 20 anni. Dai progetti di ricerca finanziata alla comunicazione aziendale, le piace lavorare con parole e strategie digitali per aumentare l’impatto sul mercato delle soluzioni innovative. 

Francesca Iannelli, giornalista professionista, è la portavoce di Caterina Petrillo, presidente di Area Science Park, ente nazionale di ricerca per cui lavora dal 2009. Si occupa di comunicazione, media relations e organizzazione eventi. Ha lavorato per la SISSA ed Elettra Sincrotrone Trieste. Ha scritto di scienza e innovazione per diverse testate nazionali. 

Gianluigi Rozza è professore ordinario di Analisi numerica alla SISSA, dove coordina l’area di matematica ed è delegato della direzione per la valorizzazione della ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico.  

Massimo Sideri è dal 2001 inviato e editorialista sui temi di scienza, innovazione e tecnologia per il «Il Corriere della Sera» dove ha fondato e diretto per 5 anni il mensile «Corriere Innovazione». Ha scritto diversi saggi, tra cui L’Innovatore rampante (Luiss University Press 2022) con Andrea Prencipe. Il suo podcast sulla scienza e le scoperte italiane dimenticate si chiama Geni Invisibili

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11:30 - 11:45

Auditorium Revoltella

Alla ricerca: il podcast Rai su scienza e innovazione in FVG  

A cura della sede Rai per il Friuli Venezia Giulia 

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11:45 - 12:45

Auditorium Revoltella

Per un’unica conoscenza – scienza, cittadinanza, giustizia, libertà 

Con Beatrice Mautino, Daniele Mont D’Arpizio. Modera Elisabetta Tola

Una società in cui il diritto di accesso alla conoscenza si integra, a ogni passo, con lo sviluppo pieno di una cittadinanza scientifica. Pietro Greco, nel corso della sua attività da giornalista e docente, ha portato avanti un’idea di cultura in cui non c’è distinzione tra sapere scientifico, umanistico e, artistico. La raccolta di 50 articoli, firmati da Greco come caporedattore del magazine «Il Bo Live» dell’Università di Padova, è spunto per un dialogo su come rendere la conoscenza accessibile e permettere alla cittadinanza di agire in modo informato sul mondo che ci circonda.  

Beatrice Mautino è autrice di diversi libri, l’ultimo si intitola È naturale bellezza (Mondadori 2021). Sulle piattaforme social è molto attiva come @divagatrice. È autrice e voce del podcast Ci vuole una scienza, pubblicato da «Il Post». È co-fondatrice di Frame – Divagazioni scientifiche, con cui cura mostre, eventi e festival scientifici. 

Daniele Mont D’Arpizio scrive di cultura, scienza e società. Ha scritto e curato diversi libri, tra cui Respiro dopo respiro (con Caterina Simonsen, Piemme 2014), Io, trafficante di Virus (con Ilaria Capua, Rizzoli 2017). Per Padova University press, La scienza nascosta nei luoghi di Padova (2019) e Per un’unica conoscenza – Pietro Greco e Il Bo Live (2022). 

Elisabetta Tola, giornalista scientifica, è co-fondatrice dell’agenzia di comunicazione scientifica formicablu e del progetto indipendente Facta.eu. Conduttrice di Radio3Scienza e caporedattrice di «Il Bo Live». Docente di giornalismo e AI al Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA. 

 

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12:45 - 13:00

Auditorium Revoltella

Conclusioni e saluti

30 anni di Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” – venerdì 1 dicembre

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15:00 - 17:00

Teatro Miela

30 anni di Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico”

Interventi di ex-studentesse, ex-studenti e staff MCS 

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19:30

Teatro Miela

Buon compleanno MCS!

Aperitivo e concerto della Maxmaber Orkestar. A seguire DJ set